Addio a Riccardo Garrone: "Re" della commedia italiana

Impossibile non ricordare il suo volto, che in una carriera lunga più di 50 anni è nella storia della commedia italiana e arriva fino alle serie tv

Addio a Riccardo Garrone: "Re" della commedia italiana

Impossibile non ricordare il suo volto, che in una carriera lunga più di 50 anni è nella storia della commedia italiana e arriva fino alle serie tv. È morto in ospedale a Milano l’attore Riccardo Garrone, 90 anni da compiere l’1 novembre. Dopo l’accademia drammatica e l’esordio con Mario Mattoli (Adamo ed Eva) ha lavorato con tutti i grandi nomi da Fellini (La Dolce Vita) a Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Zampa, Ettore Scola, Damiano Damiani.

Popolare anche in tv dove partecipò alla prima edizione di un Medico in Famiglia.

Le nuove generazioni lo ricordano soprattutto nel ruolo di San Pietro negli spot ambientati in Paradiso di una nota marca di caffè, prima al fianco di Tullio Solenghi, poi di Paolo Bonolis e infine di Enrico Brignano, e nelle prime serie di 'Un medico in famiglia'. Ma Riccardo Garrone, scomparso oggi a Milano a pochi mesi dal compimento dei 90 anni, ha attraversato oltre 50 anni di commedia all'italiana. Nato a Roma il primo novembre del 1926, dal 1949 frequenta l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica 'Silvio D'Amico', e nello stesso anno esordisce al cinema con 'Adamo ed Eva' di Mario Mattoli. Mattioli per primo ne intuisce le qualità e lo sceglierà in seguito per diversi altri ruoli, il primo dei quali sarà l'ufficiale delle guardie in 'Due
notti con Cleopatra', del 1953. Per la bella presenza e la recitazione misurata, verrà quasi sempre destinato a ruoli di giovane elegante, simpatico e talvolta anche un po' furbo e disonesto. La sua naturale ironia gli permetterà di interpretare una notevole
quantità di personaggi comici, tra i quali ricordiamo il prete don Fulgenzio in 'Venezia, la luna e tu', il giovane prestante in 'Belle ma povere', il poliziotto in 'Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo'. Ma si cimenta anche in ruoli drammatici per altri grandi registi, come ne 'Il bidone' e 'La dolce vita' di Federico Fellini, 'La romana' di Luigi Zampa e 'La ragazza con la valigia' di Valerio Zurlini.

Nel 1950 inizia a lavorare anche in teatro, prima con la compagnia Gassman-Torrieri-Zareschi, poi anche con la compagnia Morelli-Stoppa diretta da Luchino Visconti; ma per tutti gli anni cinquanta, sessanta e settanta lavora per il grande schermo al ritmo anche di 5-6 film l'anno, comparendo non solo in pellicole d'autore, ma anche in numerosissimi B-movie (comici, horror, spaghetti-western, commedie scollacciate). Nel 1975 si cimenta anche nella regia con due film a basso costo, 'La mafia mi fa un baffo' (parodia de 'Il padrino') e la commedia sexy 'La commessa'. Attivo anche nel doppiaggio, Garrone presta la voce a numerosi personaggi di telefilm americani (nel 2010 dà voce al malvagio orsacchiotto Lotso nel film 'Toy Story 3 - La grande fuga'). Compare inoltre in diverse fiction televisive come 'Scaramouche', 'Il triangolo rosso', 'Lui e lei' e appunto 'Un medico in famiglia'. Nel 1983 Garrone interpreta, nel film 'Fantozzi subisce ancora' il personaggio del geometra Calboni, dopo che l'interprete originario, Giuseppe Anatrelli, era deceduto. Garrone farà ben 5 pellicole nel ruolo del geometra. In teatro, dal 1987 al 1991 collabora con la compagnia di Antonella Steni. Nel 1990 lavora al Teatro Sistina interpretando la commedia
musicale 'Aggiungi un posto a tavola' nella parte della voce di Dio.

Dal 1995 interpreta diverse campagne pubblicitarie per la Lavazza nel ruolo di San Pietro fino a quando nel 2014, data l'età avanzata, si ritira dall'attività. Nel 2014 data la sua età oramai molto avanzata si ritira dall'attività.

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