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Alba Parietti ricorda il terribile incidente: “Porto ancora addosso la sindrome del sopravvissuto”

Sono trascorsi 15 anni dal terribile incidente che vide coinvolta Alba Parietti sull'Autostrada A1; le immagini dell'auto distrutta sono indelebili e la showgirl ha voluto ricordare quel momento che le ha cambiato la vita

Alba Parietti ricorda il terribile incidente: “Porto ancora addosso la sindrome del sopravvissuto”

Ci sono traumi che anche a distanza di anni faticano ad andarsene e restano indelebili sulla pelle e nell'anima. Lo sa bene Alba Parietti, sopravvissuta a un terribile incidente stradale nel 2004. A 15 anni di distanza, la showgirl ha voluto ricordare quei tragici momenti, raccontando come la sua vita e il suo modo di affrontare la quotidianità siano cambiati da quel momento.

Era il 4 novembre del 2004 e la showgirl viaggiava in auto insieme all'allora fidanzato Giuseppe Lanza di Scalea. Erano diretti verso Roma quando l'uomo ha perso il controllo della vettura, che è finita sotto un camion tra lo svincolo di Modena nord e quello di Modena Sud, sull'Autostrada A1. Ai soccorritori si è presentata una scena devastante, tanto che per estrarre Alba Parietti e il suo fidanzato fu necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Fortunatamente la showgirl non riportò gravi conseguenze dall'impatto, così come Giuseppe Lanza di Scalea, anche se l'uomo fu quello che ne uscì peggio da quel terribile impatto.

Sono passati esattamente 15 anni. Quindici anni da quella sera dove ho capito che siamo solo l’istante che viviamo, ma che fugge per dare posto a quello successivo, non siamo padroni del nostro destino”, ha scritto oggi Alba Parietti in un post condiviso su Instagram. Una foto emblematica, dove si vede l'auto distrutta della quale non si riconosce più la parte anteriore, “mangiata” dal camion.

Quello di Alba Parietti è quasi un flusso di coscienza, un racconto a se stessa di quegli attimi e dei successivi: “Dopo questo tragico incidente da cui uscimmo, io quasi incolume e la persona vicino a me con gravi conseguenze, poi risolte, capii che ogni giorno, ogni istante aveva un peso diverso , perché può essere l’ultimo. A me è stato concesso di uscire viva e il senso di tutto è cambiato, il mio modo di ragionare , di scegliere se vivere senza più rimpianti e come vivere.” Avvenimenti così cambiano radicalmente il modo di affrontare la vita e la quotidianità e lasciano profonde ferite, domande a cui non si possono dare risposte: “Forse ancora oggi porto addosso quella sindrome che si chiama “del sopravvissuto”, che ti fa chiedere ogni istante “ perché io sono viva e altri no? Perché io ? Cosa avevo meglio degli altri più giovani , più buoni più sfortunati per guadagnarmi la vita e di essere ancora qui?

Da quel giorno, Alba Parietti ammette di vivere giorno per giorno, riuscendo a sorprendersi per le pieghe della vita, per le strade che prende. Inaspettate, belle o brutte che siano, sempre con un grande senso di gratitudine nei suoi confronti. In chiusura, la showgirl fa un appello accorato: “Quando salite in auto potete in un attimo diventare vittime o carnefici. Potete diventare degli assassini, potete prevenire tragedie. Avere la vita distrutta e distruggerla. Avete in mano un'arma. Indietro non si torna. Rispettate la vostra vita quella degli altri. In auto non usate telefonino, non raccogliete ciò che vi cade, non mettetevi alla guida stanchi, fatti o ubriachi .

È un attimo la vita è preziosa.”

Sono passati esattamente 15 anni. Quindici anni da quella sera dove ho capito che siamo solo l’istante che viviamo, ma che fugge per dare posto a quello successivo , non siamo padroni del nostro destino. Però se non avessi avuto oltre a una buona stella la cintura di sicurezza oggi non lo potrei raccontare. Dopo questo tragico incidente da cui uscimmo, io quasi incolume e la persona vicino a me con gravi conseguenze, poi risolte, capii che ogni giorno, ogni istante aveva un peso diverso , perché può essere l’ultimo. A me è stato concesso di uscire viva e il senso di tutto è cambiato, il mio modo di ragionare , di scegliere se vivere senza piu rimpianti e come vivere. Dopo, per mesi per anni forse ancora oggi porto addosso quella sindrome che si chiama “ del sopravvissuto”, che ti fa chiedere ogni istante “ perché io sono viva e altri no? Perché io ? Cosa avevo meglio degli altri più giovani , più buoni più sfortunati per guadagnarmi la vita e di essere ancora qui? È’ per questo che vivo tutto ciò che mi capita ora senza programmi a lunga scadenza ,ma dando importanza a ogni singola cosa, a ogni singolo sguardo a ogni singola opportunità per essere felice, trovando il sorriso sempre, anche in un giorno di pioggia e guardando la vita come una sorpresa che può essere bella o brutta ma sempre una sorpresa. E la vita mi sorprende con le cose che mi accadono. Io sono stata molto fortunata soprattutto perché sopravvivendo non ho inferto un dolore inaccettabile a chi mi amava e mi ama. Ma qualcosa alla vita devo restituire , l’immensa gratitudine di averne capito il valore . Quando salite in auto potete in un attimo diventare vittime o carnefici. Potete diventare degli assassini , potete prevenire tragedie. Avere la vita distrutta e distruggerla. Avete in mano un arma.Indietro non si torna. Rispettate la vostra vita quella degli altri . In auto non usate telefonino, non raccogliete ciò che vi cade, non mettetevi alla guida stanchi , fatti o ubriachi . È’ un attimo la vita è preziosa . #campagnasicurezzastradale

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