"All'Ariston nasce la colonna sonora della mia Albania"

La co-conduttrice è legata all'Italia: «I miei figli sono nati in Toscana»

"All'Ariston nasce la colonna sonora della mia Albania"

In Albania è famosissima: bionda, affascinante, perfezionista, è presentatrice, cantante, ballerina, imprenditrice: un incrocio tra Lorella Cuccarini, Raffaella Carrà e Chiara Ferragni. Ha condotto l'ultima edizione del Sanremo albanese, programmi come X Factor, Dance with me, Chi ha incastrato Peter Pan, ha collezionato diversi master, parla benissimo l'italiano e dirige diverse aziende di produzione televisiva, event planner, make up, abiti da sposa, una rivista on line ed è anche social con i suoi 800mila follower. Insomma, Alketa Vejsiu, è una donna determinata, volitiva, che ha realizzato quasi tutti i suoi sogni. E ieri sera ne ha messo a segno un altro: salire sul palco dell'Ariston. E su quel palco che sogna fin da bambina ha ringraziato l'Italia per la generosità mostrata verso lei e il suo popolo.

Alketa, cosa rappresenta per lei il nostro Paese?

«Tutto. Sono cresciuta a Tirana guardando Raffella Carrà, Lorella Cuccarini e Ambra Angiolini. Avevo lo spettacolo nel sangue. Volevo diventare come loro e ho fatto di tutto per riuscirci. Ho cominciato con dei piccoli show nel mio quartiere, già a 10 anni ero in un programma per bambini a Radio Tirana, la radio pubblica. A 14, dopo un solo provino, mi hanno preso a Top Albania Radio. Poi è arrivato tutto il resto fino a presentare l'ultima edizione dell'equivalente del vostro Festival, che è stato una grande successo».

E ieri sera era all'Ariston...

«In Albania Sanremo è la colonna sonora di tante vite e anche della mia. Da anni mi stavo preparando a questo evento. Pensavo di fare solo un'ospitata. Quando mi hanno detto che sarei stata una delle dieci donne co-conduttrici sono stata felicissima. Io sono una come Fiorello, riesco a fare di tutto, ballo, canto, recito. Il mio prossimo obiettivo? Arrivare io a presentare il Festival, magari tra qualche anno...».

Intanto se ci fosse una bella offerta in qualche show in Italia?

«La valuterei volentieri, perché l'Italia è il Paese più bello del mondo. Io già vivo tra l'Albania e Firenze, e ho partorito i miei due bambini, di 13 e 8 anni, in Toscana».

Si sente un esempio per le donne?

«Io arrivo da un Paese piccolo, di tre milioni di abitanti ma ho sempre sognato in grande. Sono figlia di una panettiera e di un emigrato in Grecia che mi ha lasciato quand'ero piccola, mi sono fatta da sola e lavoro in televisione da vent'anni, ho creato aziende dove lavorano per la maggior parte donne. Ho studiato tantissimo e continuo a studiare senza dimenticarmi di curare la mia immagine. Insomma, penso di poter parlare alle donne».

È diventata anche amica della Cuccarini...

«Da bambina sognavo di essere come lei e ora la posso invitare nei miei show. Ci è venuta qualche mese fa, e poi lei mi ha ospitato alla Vita in diretta».

Ha parlato della generosità dell'Italia nell'accogliere gli albanesi. Ma ci sono stati anche tanti pregiudizi...

«L'Albania è stata sotto la dittatura per tanto tempo. Nei miei ricordi di bambina c'è la rifioritura del mio Paese, le porte aperte con le barche che raggiungevano l'Italia e molte di queste che affondavano. Anche mia madre avrebbe voluto partire, poi ha cambiato idea. Io non ho sentito nessun pregiudizio e ora mi sembra che i nostri popoli si vogliano bene».

Si sente un'ambasciatrice del suo Paese?

«Sì, perché gli artisti, forse anche meglio dei politici,

possono far arrivare i messaggi alle persone. E come penso che sia giusto che l'Italia accolga i migranti, penso anche che non debba essere lasciata sola ad affrontare questo grande problema, ma aiutata da tutta Europa».

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