Amazon Prime Video punta sul brivido (tiepido) con "Welcome to the Blumhouse"

Thriller psicologici usciti dalla Blumhouse, casa di produzione celebre per l'horror. I primi due, visti in anteprima, sono dignitosi ma poco coinvolgenti e dalla durata eccessiva

Amazon Prime Video punta sul brivido (tiepido) con "Welcome to the Blumhouse"

Su Amazon Prime Video debutta “Welcome to the Blumhouse", un progetto composto da otto film di genere prodotti dalla Blumhouse Television di Jason Blum e da Amazon Studios.

Gli estimatori della casa di produzione degli horror più redditizi degli ultimi anni sappiano che stavolta l'horror nell'accezione pura del termine latita, perché si tratta di thriller psicologici con sfumature drammatiche, in cui si cerca di creare tensione emotiva più che generare spavento.

I primi due titoli, "The Lie" e "Black Box", disponibili in streaming da oggi, affrontano le potenzialità redentrici e distruttive insite nella famiglia, regalando suspense e brivido in quantità modeste. A entrambi avrebbe giovato un formato da episodio di serie tv (un'ora circa) più che da lungometraggio vero e proprio, infatti la durata viene raggiunta a fatica e scivolando nella ripetitività.

"The Lie", ambientato nel nevoso e freddo Canada, racconta di una ragazzina quindicenne che, in un moto di rabbia, uccide a sangue freddo la migliore amica. Un gesto criminale che i genitori faranno di tutto per insabbiare: quando il padre della ragazza scomparsa bussa alla loro porta, chiedendo informazioni, imboccano un vicolo cieco di bugie dalle conseguenze tragiche.

"The Lie" somiglia alla casa dei suoi protagonisti, algida e dall'arredo minimal. Il film scorre lento e si apprezza solo a ritroso, dopo il colpo di scena finale che fa vedere in una luce nuova quanto avvenuto e, in particolare, il comportamento della quindicenne assassina. Il coinvolgimento risiede soprattutto nell'inevitabile interrogativo che accompagna la visione, ossia fino a che punto aberrante ci si possa spingere per salvare il sangue del proprio sangue.

Il secondo titolo, "Black Box", riguarda un padre di famiglia reduce da un incidente automobilistico in cui ha perso la moglie e la memoria. L'uomo decide di sottoporsi a una terapia sperimentale che promette di ripristinare i ricordi. Peccato che le immagini riaffiorate nella mente sembrino non appartenergli e lo portino a dubitare della propria identità.

Un film la cui premessa, l'esistenza di una tecnologia distopica in grado di esplorare i misteri della psiche, richiama certi episodi dell'iconica serie Black Mirror. I flashback dal realismo onirico, un po' alla "Inception", sono numerosi, ma la caratterizzazione dei personaggi resta abbozzata. C'è la comparsa, a un certo punto, del tema della violenza domestica che, però, non viene approfondito.

In sostanza, quello che era un evento molto atteso dai fan dell'horror si risolve nella visione di qualcosa di tutt'altro genere, una specie di versione

annacquata di episodi in stile "Ai confini della realtà".

Altri due film targati Blumhouse, "Nocturne" e "Evil Eye", saranno in uscita il 13 ottobre, sempre su Amazon Prime Video, mentre i restanti quattro nel corso del 2021.

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