Cultura e Spettacoli

Lo schiaffo di Pio e Amedeo alla sinistra: "Ce l'hanno con noi? Per Salvini..."

Metà del duo comico di Pio e Amedeo ai microfoni di DiMartedì ha affondato ancora una volta i ben pensanti di sinistra

Lo schiaffo di Pio e Amedeo alla sinistra: "Ce l'hanno con noi? Per Salvini..."

Il weekend a cavallo tra aprile e maggio ha visto lo scontro (forse) finale tra il politicamente scorretto e il politicamente corretto. Da una parte Pio e Amedeo e il loro show Felicissima Sera in onda su Canale5, durante il quale il duo comico ha fatto ironia sul diktat imperante che vede l'offesa in ogni affermazione. Dall'altra Fedez e Michele Bravi dal palco del Concertone del primo maggio. Il primo ha scatenato la polemica sul ddl Zan, il secondo ha replicato alle parole di 24 ore prima di Pio e Amedeo senza mai menzionarli. I due pugliesi sono rimasti in silenzio per qualche giorno e poi hanno replicato alle accuse, senza fare le loro scuse, con un lungo post sui social. Amedeo Grieco, metà del duo, è stato inoltre intercettato dai giornalisti di DiMartedì, ai quali ha ribadito la loro posizione e il motivo degli attacchi feroci ricevuti negli ultimi giorni.

"Ci dispiace per chi si è sentito offeso ma ci dispiace semplicemente che non siamo stati capiti", ha detto Pio D'Antini in collegamento telefonico con Amedeo durante la telefonata. Con la giornalista del programma di La7, Amedeo Grieco non fa un passo indietro: "Ma hai capito in che Paese viviamo? Noi alla fine dobbiamo essere liberi di prendere per il culo la gente. Noi abbiamo semplicemente detto che le parole hanno un peso ma non è niente il peso delle parole in confronto al peso delle intenzioni. Ciò che è incredibile è che si faccia la guerra alla grammatica e non la guerra all'educazione".

Amedeo Grieco difende ancora la loro scelta di portare sul palco termini politicamente scorretti per denunciarne l'assurdità. E alle accuse di omofobia, l'attore non esita un attimo a ricordare il loro impegno concreto contro l'omofobia: "Noi siamo stati in Russia con Vladimir Luxuria a proposito di diritti. Mentre gli altri mettono le bandierine arcobaleno sui profili Instagram noi siamo stati lì in Russia. Quello è un Paese dove si adescano i ragazzini omosessuali su Facebook, si incontrano, si pestano questi ragazzi senza dire la parola incriminata, sai ricchione e frocio". L'attore, poi, sottolinea quale fosse il vero intento di quello sketch: "Il monologo parte dall'idea di disinnescare la carica emotiva di quella parola. Il problema è ancora l'autoproclamarsi comunità. Noi vediamo le persone non vediamo i generi perché non è più tempo di guardarli. Quello è il volano della discriminazione, autoclassificarsi in generi e in categorie".

La metà di Pio e Amedeo, quindi, cerca di spiegare il loro intento con una metafora: "L'ignoranza è come un acquazzone. Tu fermi l'acquazzone con l'ombrello? No, l'ironia è come l'ombrello durante l'acquazzione. Può proteggere alcuni ma a volte l'acquazzone è così forte che non regge manco l'ombrello". Amedeo Grieco ai microfoni di La7 ha difeso la leggerezza a la voglia di intrattenimento "per le persone che stanno vivendo un periodo di merda". Amedeo, quindi, sferra un affondo definitivo ai loro detrattori: "La sinistra intelligente lo sai perchè ci dà contro? Perché Matteo Salvini ci ha retwittato. È anche sparare sulla croce rossa prendere in giro tutta la classe politica, però Salvini evidentemente è una persona intelligente.

Mi hanno chiamato persone di sinistra, anche importanti, perché c'è una maggioranza silente che dice 'oh finalmente dite delle cose che tutti vogliono dire'".

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