Il bis s'imponeva. Quasi cinque milioni di telespettatori, per uno share medio del 19 per cento. E la prima serie che, con geniale trovata, unisce due fra i generi tv attualmente più popolari (la fiction e i programmi di cucina) torna in tavola. Brillante, serrata, «esteticamente così accattivante da ingolosire chi la segue» (secondo il nuovo regista, Lucio Pellegrini), Benvenuti a tavola 2 ripropone gli scontri culinar-regionali fra i tradizionalisti Perrone e i nouvelle cousinier Conforti. Con un'importante - e malaugurata - novità. «La crisi economica. Che nella prima serie era completamente ignorata - osserva Giorgio Tirabassi (con Fabrizio Bentivoglio uno dei due protagonista-gourmet) - E che stavolta invece impone i suoi tempi, le sue scelte». I due ristoranti rivali, infatti, cominciano entrambi a risentire i contraccolpi della diminuita clientela: «Allora mettono mano ai menù - racconta Bentivoglio - riducendo le spese per le materie prime ma mantenendo alta la qualità». «Proprio come fanno molti ristoranti autentici - osserva il produttore Pietro Valsecchi (che confessa d'aver voluto questa fiction perché da giovane sognava di aprire un'osteria, e ora se l'è fatta virtuale) -. La cucina infatti non è solo piacere, divertimento, compagnia. È anche salute. E mangiare meno è un ottimo stile di vita». Una curiosità: fra gli interpreti della serie torna anche Umberto Orsini (è il suocero di Tirabassi): storicamente il primo in assoluto a occuparsi di cucina in un programma apposito. «Era il 1971, io ero allora una star degli sceneggiati in bianco e nero.
Notai che tutte le riviste dedicavano almeno tre pagine a consigli culinari. Chiesi lo spazio del mezzogiorno e condussi Colazione allo studio sette. In capo a tre mesi il successo fu tale che decisi di smettere. Ormai la gente mi riteneva più un cuoco che un attore».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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