Anche i duri e puri devono lavorare

Fazio lascia l'Ordine dei giornalisti per fare da testimonial di Tim. Giulia Innocenzi sta meditando su una proposta di Mediaset per partecipare a un nuovo talk

Anche i duri e puri devono lavorare

Fabio Fazio lascia l'Ordine dei giornalisti per fare da testimonial di Tim. Giulia Innocenzi sta meditando su una proposta di Mediaset per partecipare a un nuovo talk di Mediaset. In sé non c'è niente di male. Ognuno può ovviamente accettare incarichi, contratti e denaro da chiunque. Soprattutto se il proprio lavoro lo sa far bene.

Però un pochino di amaro in bocca entrambi i casi lo lasciano. Prendiamo Fazio, uno che ha vinto il premio È giornalismo, che conduce da anni una notissima trasmissione di approfondimento (anche se Che tempo che fa non è testata giornalistica), che ha fatto della libertà di espressione e di satira una bandiera della sua professione, che ha realizzato interviste a personaggi così importanti che neppure i più grandi giornali sono riusciti a raggiungere. Bene, questo giornalista-non giornalista (posizione ambigua su cui ha sempre giocato) ha deciso solo ora, dopo l'offerta di una lautissima campagna pubblicitaria da parte di Telecom-Tim, di non essere, in effetti, un giornalista.

Ma solo un conduttore televisivo che, per l'appunto, può prendere un cachet (altissimo). Perché ai giornalisti non è permesso (secondo il codice deontologico) fare pubblicità, tranne che per beneficenza. Ma ai conduttori sì. Quindi, Fazio, dopo aver chiesto lumi all'Ordine dei giornalisti della Liguria (e non avendo ottenuto risposte chiare per farraginose questioni procedurali) ha deciso di dimettersi dal medesimo Odg, dove è iscritto come giornalista pubblicista. Amen, almeno ora sappiamo che non è un giornalista. Ma che guadagnerà ancora di più. La Innocenzi, scoperta di Santoro e sua spalla negli ultimi anni a La7, pare invece che sia tentata di entrare nel cast di Maggioranza Assoluta, un nuovo talk game a eliminazione che prevede un dibattito tra giornalisti-opinionisti. Ma ve la ricordate mentre tenta in tutti i modi di far cadere in errore Berlusconi nella mitica puntata il cui l'ex premier partecipò a Servizio pubblico? E, ora, firmerebbe un contratto con Mediaset.

Nulla di male, soprattutto se sta bene a Mediaset. Del resto se l'anti-berlusconismo non è più redditizio, bisogna pur continuare a lavorare. E, poi, com'è bello frequentare gli stessi studi tv del fidanzato (Pif, che torna alle Iene)...

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