Venezia 2020

Bel ricordo del comunismo. Ma in caduta...

L'avventura di tre ragazzi fra Ungheria e Romania alla vigilia del crollo del Muro

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Venezia. Anche Lodo Guenzi, il frontman della band Lo Stato Sociale, ha fatto un film. Da attore. E non se l'è cavata per niente male. È arrivato alla Mostra di Venezia con Est (Dittatura Last Minute), il nuovo film, dopo Nobili bugie, di Antonio Pisu prodotto da Genoma Films che ha portato in Italia in questi giorni, e ieri al Lido di Venezia, Oliver Stone, in qualche modo nume tutelare di questo road movie in cui tre venticinquenni (oltre a Lodo Guenzi, Matteo Gatta e Jacopo Costantini), nel 1989, a poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura nell'Europa dell'Est. A Budapest conoscono un rumeno in fuga dalla dittatura nel suo Paese che chiede loro di portare una valigia alla moglie e alla figlia. Ai tre il viaggio farà conoscere un mondo a loro sconosciuto, tra paesi spettrali, ristoranti improvvisati e sguarniti e controlli di polizia. Insomma il socialismo reale. Anzi la sua fine. Tornati in Italia, poco dopo il telegiornale annuncia la conclusione tragica del regime di Ceausescu. I tre ragazzi conserveranno però nel cuore le persone che hanno conosciuto, la loro ospitalità e la loro voglia di ribellarsi. Presentato nella sezione autonoma e non competitiva «Notti Veneziane L'Isola degli Autori», nella selezione delle Giornate degli Autori, il film segna l'esordio al cinema di Lodo Guenzi che è anche attore teatrale e drammaturgo, diplomatosi nel 2008 alla Civica accademia d'Arte drammatica Nico Pepe, e si ispira alla straordinaria avventura nel 1989 di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi raccontata nel loro libro Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all'avventura oltre la Cortina di Ferro. Nel film sono presenti anche dei loro materiali girati in Super8 all'epoca.

Oliver Stone invece è arrivato a Venezia per presentare anche la sua monumentale autobiografia Cercando la luce, appena edita da La nave di Teseo, in cui non mancano forti accenni alla politica e alla storia, in questo caso, statunitense.

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