AMORE I veri piccoli, grandi amori nascono in sala stampa. Sono amori strazianti perché durano sette giorni l'anno, poi ciascuno per sé. Si torna a casa pronti a ricominciare dopo dodici mesi, stessa spiaggia stesso mare.
AUTORI/1 Ci sono canzoni scritte da 7-8 autori. La lista dei crediti è più lunga del testo dei brani. E quasi sempre più bella.
AUTORI/2 Non ci sono scusanti per l'inconsistenza degli sketch tra una canzone e l'altra. Addirittura hanno incluso pernacchie e sputazzi vari. Spaventoso vedere una fuoriclasse come Virginia Raffaele costretta a stare a questo gioco al ribasso.
BAGNO Si nota una strana e persistente transumanza collettiva dalla sala stampa alla toilette e ritorno. Che faranno in quattro al bagno? Perché quando escono da lì sembrano più felici? Rolls Royce, Rolls Royce, Rolls Royce.
BELLEZZA Virginia Raffaele e Anna Tatangelo vincono il primo premio a pari merito. Entrambe mozzafiato.
BISIO Molto simpatico. Molto bravo ma non qui. Azzecca la prima serata, durante la quale smonta le polemiche politiche. Poi va col pilota automatico. Il monologo di venerdì è pari pari ad alcune pagine de Gli sdraiati di Michele Serra, autore di Bisio. Che senso ha riciclare in una vetrina così importante?
CLAQUE Il pubblico è imbottito, specie in galleria, di uomini Rai pronti a scatenare applausi altrimenti piuttosto stentati.
DIRETTORE Claudio Baglioni è sempre imperturbabile. Potrebbe essere un effetto collaterale delle punturine che ha fatto per apparire sempre giovane. I concorrenti portano una sola canzone in gara, lui canta metà del suo repertorio. Debolissima la conduzione: Sanremo 2019 si è auto-presentato. Come direttore artistico però niente da dire: ringiovanisce cast e pubblico. Se le canzoni non sono eccezionali non è colpa sua, il panorama è questo.
DIRETTRICE La direttrice di Raiuno Teresa De Santis inanella un po' troppe gaffe. Il primo giorno definisce il presunto conflitto d'interessi di Claudio Baglioni «contiguità amicale». Sembra indecisa se rivendicare il Festival (comunque non suo) o prendere le distanze. Si schiera con Baglioni dopo aver visto i risultati.
FOIBE Scusa Rai, ma perché il film Red Land su Norma Cossetto lo hai mandato a sfracellarsi contro il Festival? Non potevi trasmetterlo nel giorno del ricordo, cioè oggi? Vien voglia di non pagarti il canone. Ah già, non si può.
GARA La migliore performance? Achille Lauro con Morgan. Arrivano sul palco alla fine della interminabile serata dei duetti e fanno venire un coccolone al pubblico assopito. Morgan senza voce grida come un leone ferito e passa da uno strumento all'altro. L'unico momento rock del Festival.
LIGABUE Con modestia si è lasciato incoronare re del rock. Una delle prime battute virali su internet fu una foto del cantautore con la scritta: «Scoperto un secondo accordo nelle canzoni di Ligabue». Sempre uguale a se stesso, però funziona e quindi ha ragione lui.
MOTTA Vince il premio per il miglior duetto grazie al carisma di Nada. Il pubblico non sembra convinto e fischia la decisione della giuria capitanata dal grande Mauro Pagani ma composta da «esperti» del calibro di Elena Sofia Ricci, Claudia Pandolfi, Joe Bastianich, Serena Dandini, Ferzan Ozpetek, Camila Raznovich e Beppe Severgnini.
OSPITI La migliore performance? Anastasio, vincitore di X Factor. Vuol dire qualcosa? Mah...
POLITICA Non c'è stata ed è meglio così. Matteo Salvini non fa che ripetere quanto gli piaccia Baglioni e dopo un comizio fa partire Questo piccolo grande amore. Il ministro è troppo furbo per schierarsi contro una macchina nazionalpopolare che macina ascolti televisivi.
ROSICONI Uno dei rumori tipici di Sanremo è quello delle rosicate. Rosicano gli agenti che non sono riusciti a piazzare i loro cantanti nel concorso. Rosicano i falsi amici di Baglioni. Ieri notte hanno rosicato i cantanti battuti per un soffio.
RUGGERI Il cantautore duetta con i Negrita e
il brano acquista subito carisma. Mitico.SHARE Sempre in calo rispetto all'anno scorso, inferiore alle attese ma di certo non si può parlare di insuccesso. Il tris di Baglioni rischierebbe di sprofondare. Meglio cambiare.
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