Cultura e Spettacoli

"Chi m'ha visto", titolo profetico del flop italiano

Mai titolo fu più profetico per inquadrare l'andamento delle pellicole italiane nel fine settimana su grande schermo

"Chi m'ha visto", titolo profetico del flop italiano

Mai titolo fu più profetico per inquadrare l'andamento delle pellicole italiane nel fine settimana su grande schermo. Basterebbe aggiungere un punto di domanda al debuttante e pubblicizzato (in televisione e in radio) Chi m'ha visto, per sintetizzare perfettamente la disaffezione del pubblico verso le nostre pellicole. Il film, pur gradevole, che vede come protagonisti Giuseppe Fiorello e Pierfrancesco Favino, ha chiuso al sesto posto, con 490.307 euro di incasso e «soli» 75.422 biglietti venduti, facendo peggio di molti titoli già presenti nelle sale da qualche settimana. A questa, parziale, delusione, andrebbe affiancata anche quella che ha visto coinvolto Una famiglia, dramma, proveniente da Venezia, che annoverava, come interprete principale, Micaela Ramazzotti. Ebbene, il film ha chiuso addirittura in diciottesima posizione con 41.100 euro in cassa, nonostante i 66 schermi di distribuzione. E' evidente come, ormai da tempo, in Italia, a parte Checco Zalone, non esista più una fidelizzazione legata agli attori. Anche Il contagio, con Salemme e la Foglietta, pure questo proveniente dal Lido, ha raccolto 76.555 euro (quindicesimo), confermando l'andamento negativo dei prodotti nostrani. Tutto questo non ha giovato al dato complessivo del botteghino, inferiore dell'11,7% rispetto allo scorso anno. Intanto, nonostante le pessime critiche, il simpatico cartone Emoji, ha vinto la sfida con 1.087.

003 euro, mentre, tra i debuttanti, Richard Gere ha chiuso ottavo con il suo piacevole L'incredibile vita di Norman, mentre la Lawrence solo nona con il pessimo Madre!.

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