Con "Il Collegio" i ragazzi tornano nel 1968
8 Febbraio 2019 - 17:46Dal 12 febbraio arriva la terza edizione del documento-reality molto amato dai teen ager (ma anche dalle loro mamme) che porterà gli alunni de “Il Collegio” indietro fino al 1968
Dopo il successo delle due precedenti edizioni, torna “Il Collegio” dal 12 febbraio su Rai 2. Quest’anno un gruppo di ragazzi tra i 13 e i 17 anni torneranno indietro fino al 1968, anno ricco di cambiamenti dove il mondo dei giovani era in subbuglio.
Questa nuova ventata rivoluzionaria riuscirà a superare i cancelli del severo collegio Convitto di Celana a Caprino Bergamasco dove esistono regole ferree e una grande disciplina? A questa domanda risponderà la nuova edizione, di cinque puntate realizzata in collaborazione con Magnolia che è diventata un vero e proprio cult.
Anche quest’anno sarà Giancarlo Magalli la voce narrante e racconterà la vita di 9 ragazzi e 9 ragazze lontani sia da casa ma anche e soprattutto da smartphone e computer. Un esperimento sociale ed educativo molto lontano dalla quotidianità da cui provengono questi ragazzi. Le precedenti edizioni erano ambientate nel 1960 e ’61, quest’anno invece la nuova classe si trova alle prese con un nuovo tipo di scuola media, nata dalla riforma del 1962, dove alcune materie sono state eliminate e alcune aggiunte. Non c’è più lo studio del latino, ma esiste l’educazione civica.
Compare per la prima volta l’Educazione Artistica e il canto corale diventa Educazione Musicale. Il collegio quindi diventa ancora più severo, per arginare l’ondata di rivoluzione che arriva dall’esterno, e tutti gli studenti devono sottoporsi ad un test d’ingresso. I ragazzi quindi respireranno questa dicotomia tra l’esterno rivoluzionario e l’interno ancora più duro. Soprattutto dopo il discorso iniziale del severo Preside Paolo Bosisio, che avverte tutti gli studenti che i venti rivoluzionari rimarranno fuori dalla scuola.
Nonostante questo nelle lezioni di Italiano, Storia, Geografia ed Educazione Artistica si comincia a parlare del tema della rivoluzione, da quella non violenta di Gandhi, a quella Russa e tra gli studenti comincia a crescere il desiderio di cambiamento. Nella scuola oltre il preside ci sono 7 professori e due sorveglianti che sono stati scelti con una dura selezione per far rispettare le regole dell’epoca. Il tema della disciplina infatti è fondamentale nel programma, e sottolinea la differenza tra la modalità educativa dell’epoca e quella attuale.
Un grande impegno per i ragazzi scelti che vengono da un’epoca altamente tecnologica e che devono totalmente abbandonare, così come i capelli che verranno tagliati secondo lo stile dell’epoca. Inoltre dovranno indossare la divisa e tenere i dormitori in ordine rispettando orari molto severi. Alla fine i ragazzi sosterranno l’esame per ottenere la licenza media di fronte ad una commissione costituita da tutti i loro professori. Il giudizio finale, terrà conto non solo dell’esame finale, ma anche dei voti ottenuti durante il percorso e della condotta generale.
Tutto questo porterà molto subbuglio, e già dalla prima settimana usciranno le fragilità, e i caratteri degli studenti e le loro modalità di entrare in una dimensione che è totalmente estranea da quella in cui sono nati.
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