“È offensivo dire che ho speso 30.000 dollari per il vino. Perché era molto di più”. È solo uno dei tanti passaggi dell’intervista choc che Johnny Depp ha rilasciato al Rolling Stone. Una chiacchierata a cuore aperto costellata da rivelazioni davvero forti. E che la rivista insegue da circa due anni: 72 ore di registrato e circa duecento scambi di email per organizzarla, prima di essere raccolta e scritta dal giornalista Stephen Rodrick.
A voler fortemente realizzare il servizio il legale dell’attore, Adam Waldman, per parlare "delle ingiustizie alla reputazione e ai profitti di Depp" alla luce delle battaglie legali che sta affrontando con i suoi ex manager.
Le confessioni di Depp
In cima ai vizi di Depp, l’alcol e il fumo, tant’è che visitando la villa di Londra, il cronista che lo ha intervistato ha trovato in bagno una canna dalle dimensioni di un sigaro e un’infinità di vino versata in calici sparsi per tutta la magione. E a proposito del vizietto del fumo, ecco un anedetto che riguarda il compianto Tom Petty, al quale Depp era molto legato: "Ci telefonavamo chiedendoci: ‘Ehi, stai ancora fumando?’, Tom rispondeva, ‘Sì, sto ancora fumando,’ e io mi sentivo meglio: ‘Beh, se Tom sta ancora fumando, va bene.'".
Si scopre, poi, come molte delle persone vicine alla star del cinema avessero cercato di scongiurare il suo matrimonio con Amber Heard, oltre che del rapporto burrascoso con la madre. Dell’amicizia con River Phoenix, morto d’overdose, e di quella con Penelope Cruz.
E soprattutto, della depressione, la ferita invisibile più grande di Johnny Deep:"Ho continuato a cercare di capire cosa avevo fatto per meritarmi questo. Avevo cercato di essere gentile con tutti, aiutare tutti, essere sincero con tutti. La verità è la cosa più importante per me. E nonostante tutto è successo tutto questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.