Ecco gli inizi della Resistenza in Star Wars: arriva la serie su Andor

Diego Luna torna a interpretare il mitico Andor, spia dell'Impero e leader della Resisenza. La serie tv (che funge da prequel al film) è in streaming su Disney+

Ecco gli inizi della Resistenza in Star Wars: arriva la serie su Andor

Come abbiamo più volte evidenziato, l’universo di Star Wars oggi è in continua espansione. Tra cinema, libri, fumetti e serie tv, la galassia "lontana lontana" idealizzata da George Lucas non conosce confini. Lo dimostra la nuova trilogia sequel che si è conclusa nel 2019, e tutta una serie di storie parallele collegate alle vicende principali. Tutto questo universo ha trovato casa su Disney+. E dopo il grande successo di The Mandalorian – che tornerà in streaming a febbraio con gli episodi della terza stagione -, di The Book of Boba Fett – serie molto controversa che ha diviso i fan -, e la parentesi intimistica su Obi-Wan Kenobi, dal 21 settembre arriva il tempo di conoscere Andor. I primi tre episodi della nuova produzione dedicata a Star Wars debuttano sul colosso dello streaming con un carico di aspettative mai viste prima. Questo perché Andor segna il ritorno di un personaggio chiave per il franchise e molto amato dai fan.

Lo abbiamo già conosciuto nella prima Star Wars Story che è stata realizzata nel 2016 per il grande schermo. L’attore messicano Diego Luna è diventato in Rogue One uno dei leader della Resistenza che si batte strenuamente contro l’impero galattico. Il film ambientato cronologicamente prima de Una Nuova Speranza, raccontava di una missione suicida ai danni di Darth Vader, la serie tv racconta l’antefatto ed esplora come Andor è diventato uno dei leader della resistenza. Abbiamo visto in anteprima i primi 4 episodi e, di sicuro, ci troviamo di fronte a un prodotto di alto profilo e “politicante”, ma per il momento lo show non convince fino in fondo.

L’ombra nera dell’impero

Cinque anni prima delle vicende di Rogue One, Cassian Andor si muove furtivamente nel sottobosco dell’Impero. È senza una dimora fissa e non ha un lavoro. Fugge anche da se stesso e da un passato che non riesce proprio a dimenticare. È in cerca di sua sorella, fagocitata dalle forze oscure che dominano la galassia. Durante la ricerca si scontra con due guardie dell’impero, finendo per ucciderle. Fugge di nuovo ma nessuno pare interessato a aiutare il giovane Andor. Attorno a lui si delinea un contesto in continuo movimento. Si odono i primi “canti” di rivolta contro l’impero e, proprio nel sottobosco in cui si aggira Cassian, comincia a prendere forma un’Alleanza tra uomini e donne comuni che cercano di ribellarsi alla stretta e all’ombra di Vader e del Senatore Palpatine. Tutti decisi più che mai a ristabilire la Repubblica. Senza saperlo, Andor diventa una pedina importante per l’Allenza, tanto è vero che l’uomo viene scelto per diventare una spia e diventare un eroe ribelle.

Una serie barocca e decadente ma…

La narrazione si prende i suoi tempi. I primi episodi non sono altro che un lungo "spiegone" per far capire al pubblico (neofita e non) in che contesto si muovono le vicende della serie tv. Infatti, giudicare Andor è ancora troppo riduttivo perché, in effetti, la storia non ha carburato e ancora non si è capito che direzione vuole intraprendere. Una serie tv che, nonostante le imperfezioni latenti, colpisce perché delinea un mondo oscuro, barocco, decadente, dove vige la legge del più forte e in cui non si tessono relazioni sociali. Gli esseri umani sono descritti come dei reietti, che fuggono persino dalla loro ombra, intimoriti dal potere per nulla salvifico dell’impero. Questo porta a un punto di rottura. Proprio nel momento in cui la minaccia di quel male oscuro strozza tutta la galassia, nasce una forza che si vuole ergere per sconfiggere il nemico, o quanto meno, scuotere le coscienze, e far alzare il capo e far sentire la propria voce. Andor è un mondo senza colori, saturo di tutto, è allo sbando, senza una guida. E i ribelli sono la risposta necessaria e sufficiente a un dissenso comune. Piace dunque il sottotesto, ma, per il momento, manca l’azione, l’ironia, il pathos e la voglia di coinvolgere il pubblico. Andor si sofferma troppo sull’indole tormentata di Cassian, dimenticando l’intrattenimento di cuore e di pancia.

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Chi è Andor?

Diego Luna è il volto rappresentativo di un personaggio iconico nel mondo di Star Wars. L’attore, che è conosciuto per il ruolo che ha ricoperto in Narcos: Messico su Netflix, prende parte a un progetto ampio e articolato. In Rogue One era un Andor spregiudicato, coraggioso, che non aveva paura di niente. Nella serie tv è assai diverso. Cinico e disilluso è l’ombra di se stesso. È considerato, nell’immaginario di George Lucas, un personaggio che appartiene al “canone ufficiale” dell’universo espanso. Anche se non è il principale, resta comunque saldamente ancorato alla continuty narrativa. Non appare in opere collegate, come libri o serie in computer grafica, ma è stato creato appositamente per l’appendice cinematografica. Alla luce del successo ottenuto dal settimo capitolo della nuova trilogia, sono nate diverse opere parallele per esplorare più a fondo l’universo di Star Wars. Nella prima Origin Story compare Andor. È un ufficiale d'intelligence dell'Alleanza Ribelle. In Rogue One prende parte alla missione per recuperare i piani della Morte Nera dalla base imperiale di Scarif. Dopo aver trasmesso i piani alle forze ribelli in orbita, Andor e compagni rimangono uccisi nella distruzione del pianeta da parte della stazione orbitante. Il film ha incassato più di 500 milioni di dollari solo in America, tanto da convincere gli studios a investire sui personaggi. Da qui l’idea di un prequel con Diego Luna nel cast.

"Una serie che crede nella democrazia"

Nel cast non c’è solo un iconico Diego Luna che interpreta Andor. Ad esempio c’è anche Mon Mothma, senatrice della Repubblica che ha contribuito poi a fondare l’alleanza Ribelle, interpretata da Genevieve O’ Reilly in un ruolo chiave. L’attrice di origini irlandesi riprende il ruolo che ha interpretato sia nell’episodio tre di Star Wars che in Rogue One. "Nella serie tv il pubblico conosce un personaggio di Mon molto diverso rispetto al solito – rivela l’attrice durante il press tour europeo -. Questa volta, invece, è circondata dai nemici della Repubblica e vive nell’alta società in un ruolo molto politico che non riesce però a digerire – aggiunge -. La serie arriva proprio nel momento giusto perché permette al pubblico di conoscere un aspetto molto particolare della vita di Mon". Sugli aspetti fondamentali di Andor è molto chiara nel descrivere la serie tv: "È uno show che crede nella politica e nella democrazia, un po' come il personaggio che interpreto – rivela -. Tornare in Star Wars è stato bellissimo proprio per questo. Nella serie tv conosciamo Mon non come leader politico ma come una donna che vive in una realtà difficile in cui niente è ciò che sembra".

Perché vedere la serie tv

Come abbiamo detto non è una serie perfetta. Si perde in troppe lungaggini, non arriva mai al dunque e dilata all’inverosimile il ritmo del racconto, eppure merita una possibilità. Dopo solo 4 episodi è un azzardo speculare sulla sua riuscita e sul suo insuccesso.

C’è bisogno di uno scossone, però. E speriamo che avverrà molto presto. Per il momento, il pubblico deve essere preparato a una storia su Star Wars diversa dal solito, che punta all’introspezione più che all’azione pura e semplice.

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