Matteo SacchiDopo l'8 settembre del 1943 il collasso dell'esercito italiano sotto la pressione delle truppe tedesche fu rapidissimo. Merito della disorganizzazione degli alti comandi italiani ma anche dei piani operativi della Wehrmacht che da tempo aveva studiato un'occupazione della penisola. All'inizio i piani dell'OKW (il comando supremo germanico) erano stati sviluppati pensando semplicemente a un possibile collasso dell'alleato più debole. Rapidamente dopo il 25 luglio del 1943 si iniziò a pensare alla pianificazione di una occupazione occulta (ma nemmeno troppo, sarebbe bastato contare i treni carichi di truppe che attraversavano il Brennero) pronta a scattare nel caso che Badoglio non avesse mantenuto la sua promessa: «La guerra continua».E il piano tedesco scattò con rapidità impressionante. E la resistenza italiana fu in qualche caso coraggiosa, quasi sempre disorganizzata (fatto di cui è praticamente impossibile non considerare responsabile Badoglio), praticamente ovunque inefficace (tranne in quei territori in cui l'aiuto degli Alleati giunse rapidissimamente come a Napoli dopo le 4 giornate). Con il Paese spaccato in due si sviluppò, lentamente, un nuovo tipo di resistenza. A carattere clandestino e legata prevalentemente a due modelli. Da un lato gli ex militari che si rifiutarono di riconoscere l'Rsi e restarono fedeli al re; dall'altro gli esponenti dei partiti politici che avevano mantenuto un'attività clandestina, tra i quali il più organizzato era indubbiamente il Partito comunista. Ne nacque un movimento partigiano per nulla omogeneo e con comprensibili difficoltà a trovare un suo equilibrio interno. E che in alcune zone del Paese - come quelle confinanti con la Jugoslavia - fu attraversato anche da violentissime scissioni (risolte con violente epurazioni) tra chi privilegiava l'elemento nazionale e chi quello ideologico.
Per indagare questa situazione complessa (e a lungo poco raccontata in Italia) può essere utile il Dizionario della Resistenza (a cura di Enzo Collotti, Renato Sandri e Frediano Sessi) di cui è in allegato, da oggi, con Il Giornale, al prezzo di euro 12,90 più quello del quotidiano, il primo volume. Il testo inserito all'interno della nostra «Biblioteca storica» tematizza la resistenza, ma si potrebbe dire le resistenze, sia in maniera temporale che geografica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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