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"Devi essere s...": le parole choc di Sharon Stone dopo Basic Instinct

Sharon Stone ha sempre parlato molto del ruolo svolto in Basic Instinct: l'attrice ha raccontato di vere e proprie molestie che sarebbero cominciate già prima del film di Paul Verhoeven

"Devi essere sco...": le parole choc di Sharon Stone dopo Basic Instinct

Basic Instinct - che andrà in onda questa sera su Rete 4 alle 21.25 - è il film di Paul Verhoeven che ha sempre fatto parlare molto di sé, tanto per la famosa scena dell'interrogatorio con Sharon Stone, quanto per aver portato sul grande schermo delle vere scene di sesso, senza protesi.

Basic Instinct, la trama

Nick Curran (Michael Douglas) è un detective della polizia di San Francisco, alle prese con il brutale omicidio di una rockstar, la cui vita è stata spezzata da quelle che sembrano ferite da punteruolo. I sospetti del detective cadono su Catherine Tramell (Sharon Stone), famosa scrittrice e nota psicologa, che era in compagnia della vittima proprio la notte in cui si è consumato il crimine. Interrogata e dichiaratasi innocente, Catherine Tramell non riesce a convincere Nick, che all'interno dell'ultimo romanzo della scrittrice ha trovato una scena che descrive in modo minuzioso dettagli dell'omicidio della rockstar. Man mano che scava a fondo nella vita della scrittrice, Nick scopre lati sempre più oscuri della donna, che dovrebbero spingerlo a prendere le distanze. Ma Catherine ha un fascino irresistibile, di cui lo stesso detective cade vittima.

Tutte le dichiarazioni choc di Sharon Stone su Basic Instinct e non solo

Recentemente Basic Instinct è tornato a far parlare di sé, dopo che Sharon Stone aveva affermato di essere stata convinta a girare la scena dell'interrogatorio con la promessa che non si sarebbe visto niente delle sue parti intime. Come riporta Vanity Fair, l'attrice confessò: "Fu così che vidi la ripresa con la mia vagina per la prima volta. Molto tempo dopo che mi era stato detto: 'Non si vedrà niente. Ho solo bisogno che tu tolga le mutandine, perché il bianco riflette la luce.'". Paul Verhoeven si è difeso da queste accuse - e soprattutto da quella di aver approfittato di Sharon Stone non dicendole come sarebbe stata realmente la scena - asserendo che l'attrice aveva sempre saputo come sarebbero andate le cose ed era stata messa al corrente che sullo schermo si sarebbero visti i suoi genitali. Sharon Stone continua il suo racconto dicendo che dopo aver preso visione della scena incriminata si alzò e schiaffeggiò il regista. Ma, consapevole dell'importanza del ruolo che stava interpretando e considerando che Paul Verhoeven era stato l'unico a combattere per lei per farle avere la parte, Sharon Stone decise di rimanere nel film e continuare a girare.

Inoltre, con l'uscita della sua autobiografia dal titolo The beauty of living twice, Sharon Stone ha avuto modo di parlare di tutte le molestie e le violenze che avrebbe subito nel corso della sua vita. In particolare, come riporta il Corriere della Sera, Sharon Stone avrebbe passato un momento molto brutto sul set di Basic Instinct 2. Raccontò: "Per Basic Instinct 2, ho lavorato con un regista che mi ha chiesto di sedermi sulle sue ginocchia tutti i giorni per ricevere le indicazioni. Quando io declinavo l'invito, lui si rifiutava di dirigermi. Andò avanti per settimane. Posso dire che lo odiavamo tutti e penso che il film rifletta la qualità dell'atmosfera in cui abbiamo lavorato".

Sharon Stone ha anche affermato di aver vissuto molte forme di molestie sessuali: come giovane attrice che arrivava da una piccola cittadina della Pennsylvania, la donna imparò molto in fretta lo status quo per cui a Hollywood ci si aspettava che le donne fossero disponibili. Durante un'intervista con Vogue Portugal, l'attrice ha detto: "Quando sono entrata nel business il termine 'scopabile' veniva usato per vedere se potevi essere assunto. Gli esecutivi dello studio si sedevano intorno a un grande tavolo e discutevano se ciascuna di noi fosse scopabile o meno. Era una cosa su cui pensavo molto, perché volevo lavorare. Così alla fine ho fatto un servizio fotografico seminuda, un servizio strategico e pianificato, per Playboy. Mi sentivo a mio agio? Ovviamente no.

Ho usato il mio cervello per trovare un modo per apparire scopabile? Ci puoi scommettere".

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