Due mamme e una famiglia inclusiva. In streaming e per la prima volta arrivano i The Fosters

Una serie tv - vecchia di nove anni - che riflette sulla condizione della famiglia di oggi e riaccende il dibattito politico e sociale sui diritti LGBT

Due mamme e una famiglia inclusiva. In streaming e per la prima volta arrivano i The Fosters

È una serie americana che ha fatto capolino in tv nel lontano 2013. Rimasta nel dimenticatoio fino a questo momento, oggi è il colosso di Disney+ che si è accaparrata i diritti di trasmissione e inserisce, dal 22 giugno, nel suo catalogo tutti gli episodi – ben 104 – di The Fosters. Fin da quando è apparso sugli schermi americani del network della ABC family (oggi il canale ha cambiato nome), il drama familiare di una famiglia allargata formata da due mamme che si amano e una schiera di figli adottati e concepiti artificialmente, ha fatto molto rumore. Una serie "vecchia" di nove anni in cui all’epoca già si parlava di famiglie arcobaleno e di inclusività. Neanche a dirlo, arriva in Italia in un momento in cui si fa molto acceso il dibattito politico e sociale sui diritti LGBT. Nata ancor prima del politicamente corretto, del Metoo e di tutti gli altri movimenti affini, The Fosters è stata una serie profetica. È stato un prodotto indirizzato a un pubblico generalista per raccontare il volto di una famiglia "moderna". Il successo negli Stati Uniti è stato repentino tanto da andare in onda per ben cinque anni (l’ultimo episodio è del giugno del 2018), anche se non sono mancate le polemiche. Ora lo show arriva in Italia tra dubbi e incertezze.

Al centro della vicenda si snodano le storie di Stef, ufficiale donna della polizia, e di sua moglie Lena, che di professione è vice-preside. Sono genitrici di Brandon, figlio biologico di Stef, e dei gemelli Jesus e Marianna che sono stati adottati quando erano ancora molto piccoli. Fin dall’inizio, la coppia deve affrontare dei seri problemi di convivenza dato che non è facile essere due donne sposate con famiglia. A questo si aggiunge l’arrivo di Callie e Jude, due fratelli dal passato difficile, che si uniscono alla famiglia allargata dei Fosters. San Diego è lo scenario in cui si svolge la storia, e dove si snodano i drammi, le vittorie e le sconfitte di una famiglia fuori dagli schemi.

Creata da una coppia di sceneggiatori omosessuali, The Fosters non ha avuto una gestazione molto semplice dato che nessuno voleva portare in tv una storia di questo genere. Fino a quando il progetto non è passato tra le mani di Jenner Lopez che, successivamente, è diventata produttrice. La pop star ha raccontato di voler investire nel progetto a causa di un dramma che lei stessa ha subito in passato, ovvero quando sua zia, da giovane, è stata discriminata per il suo orientamento sessuale. Un tale successo per The Fosters che, nel 2019, è stato realizzato anche uno spin-off, intitolato Good Trouble (inedito in Italia) in cui Callie e Marianna si trasferiscono a Los Angeles per l’università. Successo sì ma non sono mancate le critiche.

L'8 ottobre 2012, più di sette mesi prima del debutto in serie, l'organizzazione socialmente conservatrice di One Million Moms, ha condannato la Lopez e la serie stessa, incoraggiando il pubblico a boicottare la visione dello show.

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