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"Con Elisa canto i lividi della mia adolescenza. Sanremo? Mai dire mai"

Domani esce il singolo "Rubini". E sabato sarà premiato al Festival Imaginaction

"Con Elisa canto i lividi della mia adolescenza. Sanremo? Mai dire mai"

Ma lui no. Mahmood resta fuori dal solito copione di chi ha successo con un brano e poi prova a replicarlo all'infinito. «Mi annoio facilmente», dice sornione. Non a caso, domani esce il singolo Rubini, che ha riflessi più pop e gode del feat di una Elisa sempre più versatile. «Pubblico solo ciò che vorrei ascoltare anche io». Dopo il boom di Soldi (primo posto a Sanremo 2019, secondo all'Eurovision, bordate di streaming in tutto il pianeta) Mahmood è tornato a giugno con un disco complesso come Ghettolimpo, che in queste settimane si suona e canta per intero nei concerti gironzolando per l'Italia. «Sì sì, lo eseguiamo per intero», spiega con il fiatone tra una trasferta e l'altra.

Il tour ha debuttato a Lecce e lei si è commosso sul palco.

«Non mi sarei mai aspettato di piangere davanti a pubblico. Ma ero talmente felice di tornare su di un palco dopo due anni che mi è venuto spontaneo».

E meno male.

«Oltretutto non mi aspettavo tutto questo calore: durante il concerto la gente si è spesso alzata in piedi, segno che si stava divertendo».

Prima di Soldi era sconosciuto, adesso è una star. In due anni e mezzo.

«E il bello è che sono sereno, non ho rimpianti: ho fatto tutto come avrei voluto farlo».

Si dice che Mahmood colpisca per la metrica del canto e la personalità dei testi. In sostanza che canti come pochi altri e scriva con profondità.

«Ho sempre avuto voglia di parlare di me e l'ho fatto spesso anche nelle canzoni. Però stavolta voglio cambiare».

Come?

«Dopo la fine del tour riprenderò a viaggiare, Miami, Berlino... Voglio trovare spunti e poi essere molto più diretto di prima nella scrittura del prossimo disco. E voglio farlo in maniera nuova. Ogni brano arriva nel momento giusto».

Da domani 27 agosto arriva «Rubini».

«Un brano che parla della mia adolescenza, dei primi amori, dei tormenti legati a quella fase della vita».

«Cerchi solo un brivido, lasci solo un livido» è uno dei versi.

«Tutti da giovanissimi attraversiamo quella fase nella quale si è tanto innamorati ma anche tanto inesperti. E dopo quegli amori può rimanere qualche livido nell'anima, è naturale».

Ed Elisa?

«Superlativa, ma non c'è bisogno di dirlo».

Mahmood e i social.

«Mi divertono. Mostrano cose nuove per gusto e ispirazione».

Arrivano anche gli haters.

«Ne ho pure io. Ma sono l'altra faccia della medaglia. E talvolta fanno crescere».

Si dice che i cantanti siano sui social solo per prendere consensi e non per esprimere opinioni forti sugli argomenti forti.

«Ma non sempre capita perché hanno paura di perdere follower. Magari non sono a proprio agio a parlare di argomenti che non conoscono»

Sabato 28 al Festival Imaginaction di Forlì riceverà un Premio Speciale per i suoi video.

«Li seguo tanto, ne parlo con i registi, insomma penso che la musica vada di pari passo con le immagini».

E Mahmood tornerà ad andare di pari passo con il Festival di Sanremo?

«Ci vuole una bella canzone. E se ce l'avrò, la presento di sicuro per tornare all'Ariston. Anche subito».

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