Un'evasione da circa tre milioni di euro contestata a Tiziano Ferro, che avrebbe sfruttato per ragioni fiscali la sua residenza all'estero, negli anni che vanno dal 2006 al 2008. La commissione Tributaria regionale ha respinto oggi il ricorso presentato dal cantante. Ferro era finito sotto indagine nel 2012.
Gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate avevano messo sotto accusa il trasferimento a Londra, ipotizzando che servisse solo a poter godere di un regime fiscale più leggero. Pur avendo seguito l'iter per spostare la residenza all'estero, Tiziano Ferro non ha poi trascorso fuori dall'Italia il tempo necessario per rendere effettivo il trasferimento.
Per la commissione tributaria regionale, inoltre, il cantante, pur avendo detto di aver trasferito la propria residenza nel Regno Unito "non è stato poi in grado di dare prova di aver
effettivamente trascorso in Italia un computo di giorni inferiori" come prevede la normativa vigente. Da qui, la conferma della sentenza di primo grado, con il rigetto dell’appello, e la condanna a 12mila euro di spese di giudizio.
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