Cultura e Spettacoli

Gli ex Nirvana convocano la nazionale Usa del rock'n'roll

Dave Grohl riunisce i grandi musicisti che registrarono agli storici studi Sound City (incluso Paul McCartney).Film, disco e tournèe da sogno

Gli ex Nirvana convocano la nazionale Usa del rock'n'roll

«Quando entrai in quello studio di registrazione non sapevo che i seguenti 15 giorni mi avrebbero cambiato totalmente la vita». Parole di Dave Grohl, ex batterista dei Nirvana oggi leader dei Foo Fighters, dedicate ai Sound City Studios ove fu inciso Nevermind. Le due sale adibite alle incisioni non erano il massimo. Scalcinate, sporche, scomode. Eppure lo studio, già all'arrivo dei Nirvana, aveva fatto la storia del rock statunitense per merito di una consolle artigianale costruita a mano dal geniale Rupert Neve. Era l'epoca dell'analogico. Il bancone «Neve 8028» aveva il dono di trasferire su nastro suoni potenti e naturali. Batteristi e chitarristi impazzivano all'idea di lavorare in quell'angolo della San Fernando Valley, circondato da capannoni industriali maleodoranti, così vicino e insieme così lontano dal glamour losangelino. Grohl ha girato uno splendido documentario sulla storia dei Sound City Studios e della consolle «Neve 8028», oggi sua proprietà. Presentato al festival del cinema Sundance, Sound City viene distribuito con modalità innovative: potete scaricarlo da internet, in via definitiva o a noleggio, in alta definizione e sottotitolato.

La storia inizia alla fine degli anni Sessanta e finisce nella primavera 2011, con la chiusura dell'attività. L'elenco dei successi usciti dai Sound City Studios fa impressione. Per limitarsi all'essenziale: Twelve Dreams of Dr. Sardonicus degli Spirit; After The Gold Rush di Neil Young; Caribou di Elton John; Terrapin Station dei Grateful Dead; Rumours dei Fleetwood Mac; molti album di Tom Petty, tra cui Damn The Torpedoes; tutte le hit di Rick Springfield; Nevermind dei Nirvana; l'omonimo esordio dei Rage Against the Machine. E poi: Metallica, Red Hot Chili Peppers, l'ultimo Johnny Cash, Queens of the Stone Age, Slipknot, Nine Inch Nails, Elvis Costello, Arctic Monkeys... Mi fermo qui.
Il film di Grohl è un tributo a un modo diverso di intendere la musica rispetto a quello digitale. Ai Sound City Studios i gruppi spesso incidevano dal vivo, dopo lunghissime jam strumentali, ripetendo lo stesso brano allo sfinimento. L'errore non poteva essere corretto con l'ausilio di un pc, come accade oggi, e talvolta si trasformava in un'occasione creativa, in un modo di esplorare potenzialità inespresse dalla canzone. Le band erano costrette a condividere gli stessi spazi, con il divertimento e le tensioni che ciò provocava. Oggi lavorano ciascuno a casa propria e completano gli album via email. Lo sguardo di Grohl però non è nostalgico. Come spiega nel film Trent Reznor, rocker dei Nine Inch Nails e premio Oscar per la colonna sonora di The Social Network, analogico e digitale si possono integrare con ottimi risultati. E la tecnologia ha fatto passi da gigante, al punto da rendere realmente creativo anche il lavoro del musicista «smanettone» davanti al suo laptop.

Questa però è solo la prima parte del documentario. Nella seconda assistiamo a una incredibile jam session di Dave Grohl, Krist Novoselic e Pat Smear, guidati dal produttore Butch Vig. Praticamente una reunion dei Nirvana, con sir Paul McCartney al posto di Kurt Cobain. L'ex Beatle tira fuori la sua anima più selvaggia, quella di Helter Skelter, e con i Nirvana come backing band sfodera Cut Me Some Slack, una bomba sonora più o meno improvvisata e registrata da Butch Vig con la consolle «Neve 8028». Non è l'unica jam. Infatti nel disco ispirato al film, Sound City. Real to Reel, in uscita il 12 marzo, Grohl ha invitato i protagonisti della storia dei Sound City Studios, schierando una sorta di nazionale del rock a stelle e strisce. Oltre dunque a McCartney, sono della partita Stevie Nicks (Fleetwood Mac), Trent Reznor, Josh Homme (Queens of the Stone Age), Cory Taylor (Slipknot), Rick Springfield e molti altri tra cui membri di Rage Against the Machine, Cheap Trick, Black Rebel Motorcycle Club, Wallflowers, Fear.
Pronta anche una superband, i Sound City Players. Ne faranno parte molti dei nomi già citati oltre a John Fogerty, leggendario leader dei Creedence Clearwater Revival. «Ho intenzione di portare questo gruppo in tournée in tutto il mondo», ha detto Grohl pochi giorni fa.

Speriamo passino da queste parti.

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