Sanremo 2014

Fabio manda in onda "Che clan che fa"

Registi, autori, cantanti e comici traslocano al seguito del conduttore

Fabio manda in onda "Che clan che fa"

Sanremo è l'anima del Paese, e se il Paese è familista e clientelista, quasi una casta, Letizia, allora il festival perfetto è quello che incarna al meglio quel vincolo di solidarietà intellettuale e mediatica che lega i membri di una stessa famiglia. O clan?
Senza tanto can can, ma con uno straordinario carisma di pater familias, Fabio Fazio da qualche anno si trasferisce per svernare in Riviera con parenti e amici. Soprattutto amici, legati da affetti professionali e interessi ideologici, i quali costituiscono ormai una squadra vincente, dal punto di vista dell'audience e della fiducia di Mamma Rai. Il papà è Fazio, naturalmente. Funziona così. Fabio Fazio - la cui forza non è di piacere più di tutti, ma di dispiacere il meno possibile - chiama come coconduttrice Luciana Littizzetto, che lavora con Fazio dal 2005, e con lui condivide l'agente Beppe Caschetto, che è anche l'agente di Maurizio Crozza, e tutti e quattro condividono Rai3, chi a Ballarò chi a Che tempo che fa, e loro quattro più Rai3 occasionalmente fanno La7. I conti tornano.
Ma funziona anche così. Fabio Fazio chiama alla direzione artistica Pietro Galeotti, che da 11 anni è tra gli autori di Che tempo che fa, e ha già firmato i due precedenti Festival faziani, proprio come Massimo Martelli, che oggi è alla direzione artistica e anche nella commissione musicale del festival, mentre in passato è stato regista di due film di Fazio, mentre Francesco Piccolo, anche lui direttore artistico, è già stato autore del Festival nel 2013, oltre a esserlo di Vieni via con me e Quello che (non) ho, due trasmissioni - Raitre e La7 - in cui erano ideatori-autori, casualmente, Pietro Galeotti e Michele Serra, il quale al Festival è direttore artistico da due anni e da nove autore di Che tempo che fa (la cui sigla l'ha scritta Rapahel Gualazzi, che al Festival è incidentalmente uno dei cantanti in gara), e che per presentare il suo libro Gli sdraiati una volta chiama Luciana Littizzetto e una volta Francesco Piccolo, che oltre a essere direttore artistico del Festival da due anni, ha anche firmato la sceneggiatura de Il capitale umano, nuovo film di Paolo Virzì, che al Festival è presidente della «Giuria di qualità», dove siede anche Silvio Orlando, già attore di Virzì e ospite di Vieni via con me.
A proposito di registi. Funziona anche così. Fabio Fazio, che ha messo il suo vecchio regista Massimo Martelli alla direzione artistica, ha chiamato dall'anno scorso alla regia del Festival Duccio Forzano, che ha diretto i programmi Che tempo che fa, Ultimo valzer e Quello che (non) ho, mentre il neoregista Pif, che ha diretto nel suo film Cristiana Capotondi - che qui fa la presenter, come Massimo Gramellini, che è autore di Che tempo che fa - al Festival curerà l'anteprima, mentre il superospite come è noto è Ligabue, che a Che tempo che fa - per presentare dischi, libri o film - è andato nel 2011, nel 2012 e nel 2013. Un mega-ospite rispetto agli altri di quest'anno, come Claudio Baglioni, che con Fazio condusse Anima mia, o Franca Valeri, che con la Littizzetto ha scritto il librop L'educazione delle fanciulle, pubblicato - come quelli di Piccolo e Ligabue - da Einaudi. Mentre quello di Serra lo pubblica Feltrinelli, che quindi passa spesso su laeffe e su La7. Proprio come Roberto Saviano, che ha condotto con Fazio Vieni via con me e Quello che (non) ho.

Ospite talmente scontato, che al Festival non ci viene neanche.

Commenti