Chi era Fabrizio Frizzi, agli occhi del pubblico e dei colleghi? Un conduttore garbato, un uomo che con discrezione entrava nelle case degli italiani e restava nei loro cuori. "Uno di famiglia", scrive il comico Paolo Ruffini sui propri canali social.
La scomparsa di Frizzi è stata infatti accompagnata sui social network da commenti affranti, dei messaggi di cordoglio sia da chi ha imparato ad amare il conduttore sul piccolo schermo che dai tanti che l'hanno conosciuto di persona. Senza dimenticare l'esperienza di doppiaggio al cinema, che ha portato Fabrizio a dar voce al protagonista di "Toy Story". Rudy Zerby e i Negramaro hanno ricordato Frizzi proprio così, con la frase che il cowboy Woody pronuncia alla fine del film: "Verso l'infinito e oltre!".
Tra i vip che hanno ricordato Frizzi, la sua simpatia e il suo rispetto per il prossimo, ci sono anche Enrico Menana, Salvo Sottile, Vanessa Incontrada, Roby Facchinetti, Red Ronnie, Angelo Branduardi, Marco Liorni, Pierfrancesco Favino. I colleghi della Rai o di quei personaggi televisivi che hanno mosso i primi passi negli anni '80, come il conduttore, hanno reso un ricordo straordinariamente personale. Ad esempio Lorella Cuccarini, che ha scritto su Twitter: "Mancherai... mancherà la tua bellezza interiore". O Antonella Clerici, che su Instagram ha pubblicato una foto in cui sono insieme, corredandola con la didascalia: "Grazie amico mio per tutto". Non mancano neppure i saluti di chi ha conosciuto Frizzi sul palco di Miss Italia, come Manila Nazzaro ed Elisa Ferolla.
Giancarlo Magalli ha ripercorso gli ultimi tempi della malattia di Frizzi, spiegando cosa abbia provato nel ricevere la notizia. "Il telefono che suona molto presto la mattina fa sempre temere cattive nuove [...] - ha riportato su Facebook - Aprire gli occhi venendo a sapere che Fabrizio Frizzi li ha chiusi per sempre è stato terribile. [...] oggi lo piangono milioni di amici. Sapevamo che stava male. Sapevamo che combatteva una battaglia disperata. Sapevamo che non voleva che se ne parlasse per paura di dover smettere di lavorare ed abbiamo tutti rispettato questo suo desiderio, la Rai per prima. Sapevamo anche che la sua paura più grande non era andarsene, ma il pensiero di lasciare sole Carlotta e Stella, le sue ragazze. Nell’ultimo messaggio che ci siamo scambiati qualche settimana fa mi scriveva: 'La terapia c’è e la sto facendo. Non sarà facile, ma spero di portare a casa la pellaccia'.
Era riuscito ad infilare un sorriso anche in una comunicazione drammatica come quella. Ed è proprio quel sorriso che non ci abbandonerà mai. E per ogni sorriso che lui ha regalato a noi gli saremo grati. Sempre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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