Il film del weekend: L’era Glaciale 4 – Continenti alla deriva

Azione, sentimenti e comicità a misura di bambino ma con citazioni che faranno sorridere anche gli adulti

Il film del weekend: L’era Glaciale 4 – Continenti alla deriva

Lo scoiattolo Scrat, nel disastroso inseguimento dell’amata ghianda, dà luogo stavolta addirittura alla deriva dei continenti. Il mammut Manny, il bradipo Sid e la tigre Diego, dopo aver riparato su di una zattera di ghiaccio, si troveranno a lottare contro tempeste, sirene e pirati prima di ricongiungersi ai propri cari.

Quella di realizzare un ennesimo episodio usando gli stessi ingredienti base era sicuramente una scommessa rischiosa, ma bisogna dire che è stata vinta a pieni voti. “Continenti alla deriva” è originale, fresco e divertente; dà il giusto spazio a tutti i personaggi storici della saga e la ravviva grazie ad alcune new entry tra cui spicca, in assoluto, la nonnina sdentata di Sid; è lei che, scorbutica, svampita, surreale e al tempo stesso piena di risorse, regge da sola buona parte del peso del film.

In questo capitolo Manny e Ellie, hanno una figlia adolescente, Pesca, irrequieta e testarda come vuole l’età; Sid ritrova i genitori che lo avevano abbandonato e Diego incontra una compagna degna di lui. Insomma, la famiglia è il tema centrale di tutto l’epico viaggio che i nostri si trovano ad affrontare. Per quanto possa essere bizzarra o disfunzionale, che si tratti di quella naturale oppure di quella acquisita di chi si è scelto come compagno di viaggio, la famiglia resta la sola vera ricchezza e l’approdo naturale durante le avversità.

“L’Era Glaciale 4” è un prodotto pedagogico e buonista, è vero; non potrebbe essere altrimenti, considerato che nasce per intrattenere un pubblico di bambini con genitori al seguito; però, intelligentemente, non cade mai nello stucchevole.

Questo quarto film della fortunatissima serie conserva intatto l’appeal dei precedenti e aggiunge qualcosa in termini di spettacolarità, grazie ad una tecnica superiore ed un ottimo 3d. Quel che lascia a desiderare è semmai la trama, davvero ai minimi termini e di una prevedibilità assoluta. L’umorismo è come uno si aspetta, ossia elementare perché a misura dei più piccoli; ma la novità è che anche gli adulti del pubblico avranno molto di cui sorridere grazie ai tanti riferimenti storici, letterari e cinematografici di cui il film è infarcito proprio per intrattenere anche loro. Quanto al doppiaggio, funziona benissimo la nuova arrivata Isabelle Adriani dando voce a Pesca, deludono invece Ada Perotti voce della tigre piratessa Shira (doppiata, nell'originale, da Jennifer Lopez), e Filippo Timi nuova voce di Manny al posto di Leo Gullotta.

Ad ogni modo, ancora una volta, è il personaggio muto ad essere il solo

davvero indimenticabile: il caro, vecchio, sfortunato Scrat alle prese con il mistero della fine di Atlantide, vale da solo il prezzo del biglietto. Se avete bambini dai cinque ai dodici anni, sapete cosa fare questo weekend.

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