L'importante è non pronunciare la parola «sovranismo». Non importa se la Rai, anzi il primo canale Rai prossimo venturo sarà a trazione leghista e se sono stati ingaggiati molti volti che si ricollegano al mondo salviniano. Si fa, ma non si deve dire. Così ai giornalisti che, ieri mattina a Fiera City a Milano, al termine di una infinita conferenza stampa per la presentazione dei palinsesti autunno-inverno, chiedevano spiegazioni, si rispondeva irritati che definire «sovranista» il palinsesto Rai «fa sorridere» e si deve invece parlare di «pluralismo e ricchezza di opinioni», come hanno spiegato l'amministratore delegato Fabrizio Salini e la direttrice di Raiuno Teresa De Santis. Certo, nel complesso, la «visione allargata del Paese» sarà garantita dalle altre reti, da Raidue a Raitre ai tematici, ma il primo canale procederà sulla nuova linea giallo-verde.
Dunque, vediamo il day time. La giornata si apre con Roberto Poletti, il biografo di Salvini e Valentina Bisti riconfermati a Unomattina dopo l'esperimento estivo in corso a Estate in diretta. Il contenitore mattutino si allunga di mezz'ora con rubriche dedicate a risparmio e riciclo (forse con la presenza di Monica Setta, non è chiaro in quali vesti). A seguire Storie italiane, poi La prova del Cuoco, e dopo il Tg1, Vieni da me, la soap e poi, altro nodo cruciale La vita in diretta. Qui arrivano Lorella Cuccarini e Alberto Matano. Non c'è bisogno di ricordare l'endorsement della showgirl per le idee salviniane. Lorella torna dopo anni di freddezza con la tv pubblica e, forse, arriverà per lei uno show di prima serata. Francesca Fialdini, tolta dalla Vita in diretta, andrà in onda la domenica dopo la Venier con A ruota libera.
Ma, oltre alle polemiche sui volti «sovranisti», l'importante è quello che si vedrà in prime time in autunno: praticamente oltre al tradizionale Tale e quale e al sabato sera Ulisse di Alberto Angela, ci si affiderà soltanto ad alcuni show musicali. Uno con Enrico Ruggeri dedicato agli anni 70 e 80 (e lo chiamano programma novità!) e uno con Gigi D'Alessio e Vanessa Incontrada sugli ultimi vent'anni. In più un appuntamento a dicembre con Mara Venier intitolato La porta dei sogni. Insomma, come sempre, a salvare il salvabile ci penserà Rai Fiction: tra i tantissimi titoli, citiamo Rocco Schiavone in arrivo da Raidue e la seconda stagione dell'Amica geniale. Altro punto dolente è la questione della Champions che dall'autunno migrerà (con una partita in chiaro la settimana) su Canale 5 e il mercoledì sera, per ora, resta scoperto. Insomma, su Raiuno manca uno show d'intrattenimento di lunga serialità che fidelizzi il pubblico. «Ci stiamo pensando per la primavera - spiega la De Santis - intanto arriverà a gennaio il cantante mascherato, un nuovo show musicale, probabilmente con Milly Carlucci in conduzione. E poi stiamo studiando un altro programma con Antonella Clerici».
Capitolo Fiorello. Confermato l'ingaggio cross-mediale, con una presenza importante su Raiplay: 18 show a novembre, preceduti da cinque appuntamenti preserali su Raiuno e un impegno forte su RadioRai. Lo showman sarà il perno di un ampio progetto che trasformerà la piattaforma digitale in un produttore in proprio oltre che ripetitore degli altri contenuti.
Capitolo Fazio. Grazie allo spoiler involontario del vulcanico direttore di Raidue Carlo Freccero, si è saputo che il presentatore, oltre a Che tempo che fa in onda alla domenica sul secondo canale, e a un secondo programma da studiare per la primavera sullo stile di Anima mia, dovrà realizzare anche trenta interviste per Raiplay. Probabilmente un modo per giustificare il risibile taglio del 10 per cento del suo contratto personale (fortemente chiesto da Salvini) e il mantenimento dello stesso budget per la società di produzione di cui è proprietario.
Capitolo Sanremo. Conduttori e progetti non sono stati annunciati. Le indiscrezioni danno per probabile Amadeus, sembrano calare le quotazioni di Cattelan, il cui nome pare fosse preferito dall'Ad Salini che ha spiegato: «Ci lavoreremo da domani in avanti».
Smentita l'indiscrezione di Mogol direttore artistico. Giletti non viene in Rai, ma resta ufficialmente a La7.Un accenno a Raitre: ritorna la Dandini con un programma sulle ceneri della Tv delle ragazze, grande new entry Filippo Timi con un suo one man show.
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