Fiorello "rischiatutto" e scherza su Renzi

Dopo l'esordio boom, nella seconda puntata del quiz si scatena lo showman. Sabina Ciuffini, storica valletta, ricorda il grande Mike. E di Fazio dice...

Fiorello "rischiatutto" e scherza su Renzi

Ieri sera, nella seconda puntata, è toccato ai primi concorrenti veri del nuovo Rischiatutto: Guido Ennio Molinari, Stefano Orofino e Roberta Grandi con la spumeggiante partecipazione di Fiorello (si vocifera un compenso di 150mila euro). Lo showman ha scherzato su Campo dall'Orto, Renzi e la Boschi: «È cambiato tutto - ha detto - abbiamo un direttore generale della Rai giovanissimo e coi capelli lunghi: se uno come Antonio Campo dall'Orto dieci anni fa andava davanti a Viale Mazzini, chiamavano la polizia!». E ancora: «Mediaset intanto visto il successo di questa operazione sta preparando la nuova edizione della Ruota della Fortuna: lo presenta un ex concorrente, che ha avuto successo ed è diventato un uomo di spettacolo, Matteo Renzi. E la Boschi gira la ruota per controllare le quote, visto che in famiglia sono bravi in economia». Ricordando i tempi andati del bianco e nero, lo showman ha bersagliato anche la neo-direttrice di Raitre: «Noi siamo i nuovi vecchi, gli amici della prostata: la Bignardi la chiamano la vecchia, me l'ha detto Fabio!».

Giovedì sera, la prima puntata era stata un grande successo. «Ma certo che è andato benissimo. Ci avrei scommesso. Quel format è fortissimo. Mike me lo diceva sempre, una macchina perfetta, che è piaciuta anche al pubblico di oggi». Sabina Ciuffini, la storica valletta di Bongiorno, è contenta del risultato ottenuto dal Rischiatutto rimesso in onda da Fabio Fazio: il 30,8 per cento di share con 7 milioni 537mila spettatori. Un risultato notevole nella televisione di oggi, in cui pochi eventi raggiungono punte così elevate. «Ovviamente è anche merito di Fazio. Ha azzeccato l'atteggiamento giusto: quello del gioco, della spensieratezza, dell'allegria. Che è quello che aveva Mike». Ma, nonostante le premesse facessero ben sperare, Sabina ha deciso di non partecipare alla festa. Al suo posto una brava Matilde Gioli. Come mai questa assenza? «Mi avevano invitato, anche perentoriamente, ma alla fine ho deciso di non andarci - spiega la Ciuffini -. Perché mi pareva che ci fosse già molta gente, tutti quei vip, non avrei avuto molta possibilità di esprimermi. Comunque, alla fine, c'ero anch'io, con la minigonna, nei filmati originali che hanno mandato in onda all'inizio della puntata». E quei vip, da Maria De Filippi a Fabio De Luigi, da Vincenzo Salemme a Christian De Sica a Fabrizio Frizzi (oltre ai concorrenti storici Longari, Migliari e Fabbricatore) si sono mostrati preparati. «Si, sono stati bravi, ma non dimentichiamo che, almeno ai miei tempi, la redazione forniva dei testi ai campioni: non gli dicevano le domande, no, però davano dei libri, anche volumi enormi, sui quali imparare le risposte...».

Comunque, l'ex valletta non esclude di accettare un eventuale invito per le puntate (quelle del programma vero e proprio) che andranno in onda a ottobre. Magari in quelle occasioni ci sarà più spazio per rimembrare i trascorsi con Mike, per ricordare che il presentatore regalò il format alla Rai «senza guadagnarci nulla» e che ne era «molto geloso, non avrebbe permesso a nessuno di rifarlo quando era in vita». E magari per chiarire alcuni aspetti. Come quello del bianco e nero. «Non è vero - ricorda la Ciuffini - che noi andavamo in onda in bianco nero come ha fatto vedere Fazio, successe solo il primo anno, nel 1970, poi nelle successive quattro edizioni eravamo a colori». Altri tempi, quando la televisione aveva ancora il potere di cambiare le abitudini degli italiani. Quando un programma poteva diventare epocale... Non era certo questo l'intento di Fazio che, semplicemente, voleva realizzare il sogno di riportare in tv la creatura di Mike.

Un'operazione nostalgia - certamente con alcuni svarioni e momenti di lentezza - che ha scatenato le ilarità dei twittaroli («La notte dei format viventi», «Aria da poliambulatorio», «Fazio conduce a colori ma vedi tutto in bianco e nero») ma che, nella sostanza, è piaciuta al grande pubblico. E ha suscitato interesse anche nei giovani che magari neppure ne avevano sentito parlare: l'hashtag #Rischiatutto ha raggiunto il primo posto tra i trending topic in Italia.

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