Cultura e Spettacoli

Folliero: "Io, ultima 'signorina Buonasera' vi racconto come diventai cult"

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'editore Gribaudo, un estratto di Le signorine buonasera di Michele Vanossi, in uscita in libreria il 19 novembre, e in particolare stralci dell'intervista a Emanuela Folliero.

Folliero: "Io, ultima 'signorina Buonasera' vi racconto come diventai cult"

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'editore Gribaudo, un estratto di Le signorine buonasera di Michele Vanossi, in uscita in libreria il 19 novembre, e in particolare stralci dell'intervista a Emanuela Folliero.

Onorata di essere stata l'ultima annunciatrice delle tv italiane e dispiaciuta di aver dismesso i panni?

Lo sapevo da tempo e ho avuto modo di piangere, pensarci e metabolizzare: tutto ha un inizio e una fine! Questo rumor relativo all’ultima annunciatrice mi ha fatta diventare quasi un cult; mi sto godendo il momento: non ho mai fatto tanti servizi fotografi ci in vita mia come in questo periodo!

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Qual è stato l'iter per diventare annunciatrice ufficiale di Rete 4?
Lavoravo per Telenova (un’emittente di ispirazione cattolica) e frequentavo il Centro Teatro Attivo di Milano. Mi capitò di prendere parte a un programma RAI con Jocelyn e in quell’occasione mi notò Gianna Tani (ex casting director del gruppo Fininvest), che mi chiamò alle selezioni per annunciatrici, dove eravamo circa in 110. Il primo aprile del 1990 mi telefonarono dalla segreteria generale di Fininvest dicendo che volevano parlare con me per un contratto come annunciatrice. Parlai con Vittorio Giovannelli, ex direttore generale all’interno di Fininvest e poi direttore di Rete 4, al quale sono totalmente riconoscente. Pochi giorni dopo andai da lui e mi chiese di sostituire, alternandomi con un’altra fanciulla (Karin Nimatallah), l’allora annunciatrice di Rete 4 in carica, Cinzia Lenzi, e anche di effettuare le cosiddette sostituzioni jolly per le altre reti, quindi per Canale 5, in caso di assenza di Fiorella Pierobon, e per Italia 1, in caso di mancanza di Gabriella Golia. Ex colleghe tra l’altro molto diffittdenti nei miei confronti all’inizio! Divenni la titolare effettiva degli annunci di Rete 4 soltanto con l’arrivo di Michele Franceschelli come direttore (e vero innovatore!). Ho iniziato con gli annunci in dire a sulla guerra del Golfo. Per mesi sostai giorno e no e negli studi TOC (Technology Operative Center) di Segrate presidiati per motivi di sicurezza dai militari, poiché Fininvest aveva ricevuto delle minacce e se fosse saltata la sede degli studi di Segrate, dove tra l’altro veniva trasmesso il segnale di emissione, sarebbero saltate anche le altre sedi di Fininvest.

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Ricorda qualche episodio particolare che le è capitato sul lavoro o nella sua vita privata?

Anni fa un uomo che fortunatamente non ho mai incontrato e mai conosciuto mi scriveva centinaia di “lettere bomba”. Diceva che doveva venire a prendermi per portarmi nell’aldilà, di essere il mio fidanzato e di riuscire a parlarmi tramite un aggeggio speciale posto sul televisore! (Sarà stato lui l’inventore della TV interattiva?) Nel periodo in cui mi trovavo a Sanremo per curare dei collegamenti esterni arrivò una comunicazione alle sedi di Mediaset con la quale i genitori di questa persona denunciavano la sua scomparsa. Tra le note si evinceva che fosse un malato psichico! Si recò addirittura agli studi dove registravo gli annunci pretendendo di entrare per incontrarmi. Fortunatamente intervennero le guardie, che lo allontanarono. Molto tempo dopo seppi che, per vari problemi, fu ricoverato in un ospedale psichiatrico. Ma la lista di episodi sui generis è lunga: attualmente c’è stato un uomo che mi ha scritto più o meno le stesse cose – porcherie di ogni genere incluse – sui social. Sosteneva che io fossi andata a trovarlo due anni fa in carcere. La cosa che mi spaventa di più è che ha detto di essere uscito dal carcere e di avere recentemente acquistato una pistola! Ho avvisato un commissario di Polizia che mi ha suggerito di consegnargli lettere e messaggi minatori in caso di insistenza da parte di quest’uomo. Mi risolleva il fatto che, da quando mi sono sposata (il 26 se embre 2018), non mi scrive più nulla!

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Sulla sua carta d'identità e sui suoi profili social nello spazio riservato alla professione si legge "artista" e non semplicemente annunciatrice o presentatrice...

È un quesito che mi sono sempre posta, ma ho scelto “artista” perché “presentatrice” o “annunciatrice” sono termini che avrebbero potuto confondere chi non mi conosce! Inoltre, ci sono anche delle ragioni burocratiche: quando si compila modulistica di vario genere non mi risulta compaia il termine presentatrice, tantomeno annunciatrice.

Quali sono secondo lei le differenze tra la tv di ieri e quella di oggi?

Nella TV di ieri si poteva inventare molto di più e sperimentare. C’era meno offerta e maggiore qualità. Oggi l’offerta è infinita. In passato si lavorava moltissimo, anche 15 ore al giorno, ma alla fine della giornata si era contenti. Una cosa importante che ho imparato con l’esperienza è che se fai questo lavoro con passione, perlomeno in fase di debutto, te ne freghi dell’autografo o dei guadagni, ci rimetti perfino!

Vanossi

Ha annunciato tanti film, ma qual è il suo preferito?

Via col vento, me ne regalarono da ragazzina la videocassetta. Mi sono sempre identificata molto con la protagonista, Rossella, per la sua caparbietà e la sua forza.

Una pellicola nella quale vorrebbe recitare una parte?

Una di quelle fiction italiane interpretate magistralmente dalla brava Luisa Ranieri.

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