Formigli "faziesco" ossequia Monti

Monti a disposizione per parlare del futu­ro dell’Italia, di lavoro, tasse, banche e finanza. Invece un Formigli in versione faziesca amministra un’intervista dai toni diplomatici

Formigli "faziesco" ossequia Monti

L’occasione era ghiotta, ghiottissima. Il pre­mier Mario Monti a disposizione per parlare del futu­ro dell’Italia, di lavoro, tasse, banche e finanza. Un colpaccio per Piazzapulita in versione ser­vizio pubblico. Tanto più che Servizio pubblico (sulla multi­piattaforma di Cielo, SkyTgE­venti e varie tv locali) si occupa­va di trattativa fra Stato e mafia nel ventennale della morte di Giovanni Falcone. Invece, ad es­sere larghi di manica, l’occasio­ne è stata sfruttata a metà (La7, giovedì, ore 21,15, share del 7,6 per cento). Va bene la Grecia in ginocchio, va bene pure l’Islan­da che si sta rialzando dopo una stangata che nemmeno l’Argen­tina del Duemila. E va bene pure la Fiat che chiude Termini Ime­rese e delocalizza in Serbia con salari mensili di tre-quattrocen­to euro. Va tutto bene, insom­ma. A patto che poi arrivino le domande. Invece un Corrado Formigli in versione faziesca ha amministrato un’intervista dai toni diplomatici. Nella quale, dopo aver riproposto il duetto Merkel-Sarkozy seguito al mee­ting con Berlusconi dell’ottobre scorso, ha chiesto a Monti cosa avesse pensato di quella situa­zione. «Mai che sarebbe toccato a me farmene carico», è stata la prevedibile risposta. Fortuna che ci ha pensato la nuda e cru­da realtà a infrangere l’idillio. I servizi degli inviati sono tra le co­se migliori di Piazzapulita . C’èil distretto del mobile della Bassa padovana dove le aziende chiu­dono a rotta di collo. Ci sono i call center di Catanzaro dove i laureati son pagati, quando lo sono, 5 euro l’ora. A quel punto, nemmeno Formigli può esimer­si dal chiedere al premier bocco­ni­ano che cosa direbbe a un gio­vane laureato per non farlo emi­grare in cerca di fortuna. Còlto di sorpresa dal quesìto secco, Monti ha squadrato l’interlocu­tore, silente per alcuni lunghissi­mi secondi, prima di attingere alle provvidenziali carte che ave­va con sé.

Non sono pervenute, invece, domande sul primato italiano in Europa di pressione fiscale sui lavoratori dipenden­ti, sulla priorità delle grandi in­dustrie a investire in Italia, sulla predilezione per le accise sulla benzina, su certe arbitrarie esen­zioni dell’Imu, sulla fine fatta dai supertecnici Amato e Bondi. Le ossequiosità di certo servizio pubblico hanno già contagiato La7?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica