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Funari Funari Funari, il documentario di Sky non convince del tutto

Gianfranco Funari è diventato una leggenda della televisione italiana: un conduttore in grado di modificare il modo di relazionarsi col pubblico. Ora, a novant'anni dalla sua nascita, il giornalista è al centro di un documentario dedicato alla sua carriera in arrivo su Sky

Funari Funari Funari, il documentario di Sky non convince del tutto

A novant'anni dalla sua nascita a Roma, Gianfranco Funari diventa il protagonista di un documentario in onda il 21 marzo su Sky Documentaries alle 21.15 e disponibile anche in streaming sulla piattaforma on demand Now Tv. Funari Funari Funari è il documentario scritto da Marco Falorni e Andrea Frassoni che cerca di fare luce tra i successi e le ombre di uno dei volti più noti della televisione italiana, che è stato in grado di creare uno standard, un modo di condurre programmi televisivi che ha ispirato moltissimi anchorman contemporanei, come ad esempio Paolo Bonolis. Il presentatore di Avanti un altro è solo uno dei tanti volti che hanno accettato di sedere davanti alla macchina da presa, cercando di spiegare non solo la carriera del giornalista, tra alti e bassi, ma soprattutto cosa ci fosse in quest'uomo che lo ha reso un volto riconoscibile e a tratti indimenticabile della tv del Bel Paese.

Il documentario dà a chi guarda la sensazione di essere seduto alla presenza di uno spettacolo che ricalca la struttura della tragedia greca. L'eroe di questo racconto è un uomo che è passato dall'anonimato al successo televisivo, introducendo narrazioni e stili di conduzione che hanno portato alla nascita di un nuovo modo di intendere non solo il ruolo del giornalista, ma anche il rapporto con il pubblico. La prima grande metamorfosi dovuta a Funari, infatti, è stata proprio quella di avvicinare il pubblico, di parlare direttamente con il buco nero della macchina da presa riuscendo a vedere con precisione chi si nascondeva dietro: quegli spettatori che finalmente avevano qualcuno con cui parlare, qualcuno che comunicasse nella loro stessa lingua e non si nascondesse dietro paroloni volti solo a mostrare i propri studi accademici. In questo senso e con tono provocatorio si può dire che il conduttore sia stato uno dei primi influencer su suolo italiano, un uomo che è diventato l'eroe di se stesso, ego-centrato, in cui tutto ruotava intorno a lui e al suo desiderio di essere al centro delle conversazioni, con la trasparenza di cui si è fatto scudo, ma che molto spesso gli si è ritorta contro. E, proprio come in una tragedia greca, l'eroe diventa poi nemico di se stesso, strumento della propria distruzione.

Il documentario cerca di far luce sul professionista, ma si concentra anche sul lato più umano del conduttore. Grazie anche a testimonianze e ai video inediti delle due compagne di vita Rossana Seghezzi e Morena Zapparoli, il documentario cerca di portare a galla le ombre di un uomo che non si preoccupava di essere definito volgare dalla critica e che riteneva che, al contrario, le false informazioni fossero le volgarità che il pubblico non meritava. Vista la situazione attuale, dove le fake news popolano i social facendo sempre più accoliti in un'utenza distratta e disinformata, la figura di Funari appare non solo attuale, ma anche necessaria. E forse è questo il limite del documentario. Nonostante sia interessante ripercorrere i "tre atti" della vita di Funari fino alla sua morte nel 2008, l'intento di spiare nelle ombre dell'uomo dietro il professionista non appare centrato e, al contrario, è solo accennato. Funari Funari Funari è un buon documentario sulla figura di Funari e sul contesto in cui lavorava, con un'Italia che spesso era sul baratro della corruzione, in anni in cui la politica era ancora lontana dalla sfera "comune". Grazie alle testimonianze di chi lo conosceva bene, Gianfranco Funari emerge come una figura pop, amato dalle casalinghe e da quel popolo di cui lui si fece sempre orgogliosamente portavoce. Ma il ritratto non può fare a meno di patire una certa partecipazione, per cui molto del suo lato più ambizioso e negativo viene smussato, tenuto lontano dal centro del racconto e dell'attenzione.

Da questo punto di vista Funari Funari Funari rappresenta un'occasione mancata, un buon prodotto di riscoperta che però non ha sfruttato a pieno il proprio potenziale.

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