Gabriele Corsi debutta a Deal With it-Stai al gioco: "Ma non lascio il Trio Medusa"

Gabriele Corsi del Trio Medusa, dopo tante trasmissioni, conduce ogni sera dal lunedì al venerdì “Deal With it - Stai al gioco” un programma diventato già cult

Gabriele Corsi debutta a Deal With it-Stai al gioco: "Ma non lascio il Trio Medusa"

Quando si pensa a lui, Gabriele Corsi, viene immediatamente in mente al "Trio Medusa", ma Gabriele è un volto conosciuto anche per quanto riguarda la tv. Ha infatti condotto molti programmi da “Reazione a catena”, a “Take me out” ed ora è alla guida di un nuovo divertentissimo programma “Deal With it - Stai al gioco” a metà tra “Scherzi a parte” con qualcosa de “Le Iene” di cui Gabriele e gli altri del Trio hanno fatto parte per lungo tempo.

Fare scherzi e far sorridere sono le cose preferite sue e del Trio Medusa. Ho idea che tra tutti questo sia il programma che le calza a pennello...

“Io attraverso la frontiera sempre con serenità, quindi, a volte ho anche sbagliato, magari ho fatto delle audizioni che non erano proprio nelle mie corde, di sicuro “Stai al gioco” è uno di quelli che mi divertono di più. Negli ultimi cinque anni, ho avuto la fortuna di fare sempre delle scelte, e di poter dire anche parecchi no. Ovviamente questo programma lo faccio in maniera più sciolta”.

Parliamo del programma…

“Da giugno sono stato letteralmente blindato nel retrobottega di alcuni ristoranti sia a Roma che a Milano. Ad alcune delle persone che arrivano chiediamo di fare uno scherzo al compagno o la compagna con cui sono a pranzo o a cena. Con me nel retrobottega c’è un co- conduttore che attraverso un auricolare dice cosa fare. Si tratta di una serie di prove che se superate arriveranno a far vincere fino a 2000 euro. Il programma va in onda dal lunedì al venerdì alle 20,30 sul Nove”.

È stato difficile riuscire a fare questi scherzi?

“È un programma in cui mi sono divertito tantissimo ma è stato molto complicato e faticoso. Ogni scherzo può durare delle ore. Ci sono state delle volte che in un’intera giornata non abbiamo realizzato neanche uno. Poi magari c’è anche chi viene scoperto e quindi il gioco finisce lì”.

Il programma sta ottenendo un grande successo...

“Siamo arrivati a fare mezzo milione di spettatori che sono un’enormità. E' un programma di cui si parla molto. Mi scrivono in tanti che fanno le scommesse a casa sui concorrenti. Quando succedono questa cose significa che il programma interessa”.

Che cosa ne hanno detto gli altri del “Trio”?

“Sono contenti, in alcune puntate ho portato anche loro a fare da ‘complici’”

Ma non è che vi separate?

“No, assolutamente. Io nasco proprio come attore ho anche fatto il “Maresciallo Rocca”, a loro non interessa troppo questo mondo. Poi insieme facciamo anche altre cose: il programma in radio ogni mattina, abbiamo fatto “Le Iene”, siamo proprio come fratelli”.

Vi è mai capitato di litigare? Nel caso su cosa?

"Non è che proprio litighiamo più che altro discutiamo fondamentalmente di lavoro. Anche perché fortunatamente ognuno ha le sue idee, non è che siamo 'un'Idra' a tre teste, e con il fatto che ognuno percorra le proprie strade, garantisci una sopravvivenza e la possibilità di avere poi esperienze comuni. Noi facciamo la radio insieme, la televisione insieme, perfino le vacanze insieme, rischiamo veramente di avere una situazione soffocante quindi il fatto che ci siano anche momenti in cui non siamo insieme, non può che essere una cosa positiva".

Parlando di te, c’è un obiettivo che ti sei prefissato nella tua carriera o prendi le strade e poi le percorri?

"La mia passione sono i viaggi tutto quello che ho, lo spendo così... Ho una macchina in comodato d'uso, non fumo, la mia 'perverzione' è viaggiare, 'calpestare le strade' e nel lavoro è lo stesso. Se c'è la possibilità di buttarmi in avventure anche se molto folli a me piace tantissimo. Mai mi sarei aspettato di lavorare in radio per 19 anni è il matrimonio più lungo della mia vita. Stessa cosa alle 'Iene', noi siamo stati quasi padri fondatori di quel programma, e tutto questo non è che lo mettevo a preventivo: è successo. Io credo che la gente apprezzi la mia onestà, non mi sono mai spacciato per quello che non sono".

C'è anche da dire che sia in radio che nei programmi che conduce 'cavalca la leggerezza' forse perché è così di carattere?

"L'ho sempre subita questa cosa. Chi è leggero, tranquillo a volte viene etichettato come superficiale, quindi un po' ne ho sofferto. Poi ho lavorato con Gigi Proietti che mi ha detto: "Guarda che la leggerezza è il contrario della stupidità". Mi ricordo che andai con lui a teatro a vedere uno spettacolo pesantissimo, una cosa mortale, poi io non sono uno superficiale, leggo tantissimi libri, guardo film anche abbastanza impegnati, ma ci sono delle cose che è proprio innegabile che siano davvero pesanti. Usciti da lì con molto imbarazzo dissi: 'Sai Gigi, forse non posso giudicare, ma io l'ho trovato un po' lento' e lui mi disse: 'Un po' lento? Se semo fatti due c******i così'. All'epoca io erro giovanissimo e questa cosa mi ha liberato. Per questo per me le 'Iene' sono state una liberazione, è stato come fare il bambino dispettoso con il potere. Però questo ha anche il rovescio della medaglia: una volta ero in aereo e leggevo Il Sole 24 ore e uno accanto a me mi ha detto: 'Accidenti, da lei non me lo aspettavo!'. La leggerezza è un tocco, e alla fine io vado dove posso averlo".

Si parla tanto degli hater, scrivono anche a te? Nel caso su cosa ti attaccano?

"Non sono molto social. Li uso in maniera oculata. Non condivido molto della mia vita privata, a parte la mia gatta. Fondamentalmente questa è tutta gente che vuole avere attenzione. Se mi scrivi cose violente o parolacce neanche ti rispondo, se fai delle osservazioni stupide o cattive lo fai perché vuoi attirare attenzione e soprattutto mi fai pensare che hai una vita veramente triste, per chiedere attenzioni in questo modo. Ovviamente noi del mondo dello spettacolo abbiamo delle responsabilità e dobbiamo esserne molto coscienti e stare attenti a quello che diciamo".

Sai già se ci sarà una seconda edizione del programma?

"È un po' prematuro dirlo, ma per come stanno andando le cose, ne stiamo parlando, abbiamo fatto degli ottimi ascolti, quindi è molto probabile”.

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