di Alessandro Gnocchi
F rancesco Totti dribbla Sveva Casati Modignani, Antonio Scurati, Rosella Postorino e segna a porta vuota. La sua autobiografia, scritta con l'aiuto determinante di Paolo Condò, va dritta al primo posto in classifica con la bellezza di 22mila copie vendute, un risultato d'oro. Il capitano della Roma, 25 anni con la stessa maglia, si auto-celebra nel migliore dei modi, cioè con sincerità e ironia. Forte anche di un battage martellante ma ben studiato, con apparizione al Colosseo, Un capitano (Rizzoli) ha conquistato la testa della classifica. Il personaggio è amato dai tifosi della Roma ma non solo. Nel corso degli anni, ha fatto un paradossale tesoro della sua scarsa confidenza con qualunque cosa non sia un pallone. Dicono che non è una cima? Lui ci scherza sopra. E già che c'è raccoglie un volume di barzellette su se stesso: successo istantaneo. L'autobiografia parte dai primi calci al pallone, passa per l'esordio a sedici anni in Serie A, prosegue toccando luci e ombre di una carriera sensazionale, e approda al commovente addio al calcio. Una domanda aleggia su tutte le pagine: perché questo amore incondizionato dei tifosi? Cosa ho fatto per meritarlo? Beh, la risposta non è poi così difficile: il ragazzino che diventa campione senza mai cambiare maglia, nonostante offerte d'oro dal Real Madrid e dal Milan, non può che entrare nel cuore di chi ama i colori giallorossi. Evitiamo la retorica dei giocatori bandiera. Basta osservare che ovunque è così, anche in provincia. I tifosi della Cremonese, per fare un esempio tra i molti possibili, ancora idolatrano Alviero Chiorri, che per restare nella città del Torrazzo rifiutò Inter e Fiorentina. Ma certamente gli acquirenti di Un capitano non sono tutti romanisti. Così come non sono tutti tennisti i lettori di Open, l'autobiografia di Andre Agassi. E anche l'autobiografia di Zlatan Ibrahimovic ha senz'altro un pubblico che va oltre le tifoserie delle molte squadre in cui ha militato. I libri citati, incluso quello di Totti, sono ben scritti, grazie alla mano sapiente del co-autore. Ma c'è qualcosa che va molto al di là dello stile. Se prendiamo in mano le classifiche che saranno pubblicate la prossima domenica, troviamo al terzo posto la biografia romanzata di Mussolini, intitolata M. Il figlio del secolo (Bompiani) e firmata da Scurati. C'è da chiedersi se la rinnovata passione per le biografie (anche in televisione) non sia specchio della nostra condizione di drogati del Web. Cosa facciamo prevalentemente in Rete? Ficchiamo il naso nelle vite altrui. Ma l'esperienza è frammentaria e raramente riusciamo a cogliere chi siano davvero i nostri interlocutori.
La biografia funziona per questo: ricompone i frammenti in una esperienza completa. Ci riconduce a un rapporto meno superficiale con la realtà. Anche così si spiega il grande goal di Totti nelle classifiche di vendita dei libri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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