Non bastavano le critiche per le dichiarazioni politiche rilasciate da Harry e Meghan nel video dell’evento in onore delle 100 persone più influenti del mondo organizzato dal Time. Nuove nuvole si addensano sulla villa di santa Barbara dei duchi di Sussex. Stavolta, però, non c’entrano le parole ma il denaro. Come riporta il magazine Leggo, la royal family ha reso pubblici i conti del Sovereign Grant, ovvero le spese di rappresentanza pagate dai contribuenti inglesi per finanziare l’istituzione monarchica.
Una delle voci di questo resoconto ha sollevato un vespaio. Harry e Meghan, infatti, avrebbero speso 246mila sterline di denaro pubblico per il solo viaggio in Sudafrica avvenuto nel settembre del 2019. Si trattò di un tour ufficiale della durata di 10 giorni. Harry e Meghan, accompagnati dal figlioletto Archie, arrivarono il 23 settembre a Città del Capo. Poi il principe si recò da solo in Malawi, Angola e Botswana. Infine la coppia terminò il viaggio ricongiungendosi a Johannesburg. Furono giornate fitte di impegni e di incontri con personalità di spicco come l’arcivescovo Desmond Tutu e Graça Machel, la vedova di Nelson Mandela.
Durante il tour Harry e Meghan fecero conoscere ad Archie l’Africa, la “culla” del loro amore e in Angola il duca camminò sullo stesso campo minato attraversato, nel 1997, da Lady Diana. In Sudafrica i Sussex diedero i primi segni di “cedimento”, mostrando la loro insofferenza verso le regole del protocollo e la royal family. Ricorderete l’intervista a Meghan Markle nel documentario ITV “Harry e Meghan. An Africa Journey”, in cui la duchessa ammise: “Esisto, non vivo”. Questo fu anche l'ultimo viaggio ufficiale dei Sussex all’estero prima della pausa di sei settimane dagli impegni reali e della Megxit.
Secondo il resoconto del Sovereign Grant soltanto i voli presi da Harry e Meghan sarebbero costati un quarto di milione di sterline. All’epoca i giornali sottolinearono il fatto che i duchi avrebbero viaggiato su aerei di linea, ma ciò non è una garanzia di risparmio. Già i costi per la sicurezza devono essere davvero ingenti, sebbene non siano elencati in dettaglio nel documento. Parliamo di soldi che, con ogni probabilità, non verranno restituiti come è accaduto per la ristrutturazione di Frogmore Cottage. Nel primo caso, infatti, Harry e Meghan stavano svolgendo il loro dovere da membri senior della royal family, potremmo dire che fossero in “missione diplomatica” per conto del Regno Unito.
Il secondo caso, invece, riguardò una spesa personale saldata con le tasse contribuenti e per una casa in cui Harry e Meghan hanno vissuto pochissimo tempo. Nonostante ciò 246mila sterline per il viaggio in Sudafrica sembrano una cifra piuttosto ingente. Tour come questi, però, prevedono un dispendio di risorse notevole tra alloggi, security, staff, abiti e spostamenti, solo per citare alcune voci. Forse Harry e Meghan avrebbero potuto cercare di contenere meglio i costi, ma stando al Sovereign Grant non sarebbero gli unici reali “spendaccioni”. Il viaggio più costoso in assoluto sarebbe stato quello del principe Carlo in Oman lo scorso gennaio.
L’erede al trono si recò nello Stato della Penisola araba per le condoglianze dopo la morte del sultano Qabus bin Said (un sovrano importante, rimasto al potere per circa 50 anni e per questo considerato il monarca più longevo del Medio Oriente).
Vi si trattenne due giorni soltanto, ma per gli spostamenti in aereo spese 210.345 sterline. Eppure la cifra che risalta di più nel Sovereign Grant è quella che riguarda Harry e Meghan. La coppia è da tempo nell’occhio del ciclone per l’abbandono della Firm e più nulla, ormai, le viene perdonato.
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