"I disagi in Liguria sono una narrazione", ma Alessandro Borghese smentisce il ministro De Micheli

Per il ministro De Micheli i problemi viari in Liguria sarebbero una narrazione di una situazione in risoluzione ma Borghese, in coda, dimostra il contrario

"I disagi in Liguria sono una narrazione", ma Alessandro Borghese smentisce il ministro De Micheli

Solo pochi giorni fa, il ministro Paola De Micheli ha incontrato i rappresentati del Comitato Salviamo Genova e la Liguria, nato dall'incontro di oltre 20 categorie economiche che rappresentano decine di migliaia di lavoratori. La situazione viaria della Liguria è allo stremo, i blocchi stradali stanno causando un danno economico incalcolabile alla regione. I motivi sono in realtà da attribuire a una concatenazione di cause che in questa pazza estate 2020 hanno raggiunto l'apice. "Incontro negativo. Nessuna risposta", ha commentato Giampaolo Botta al termine dell'incontro. Lui è direttore generale di Speditrasporto, una delle 25 sigle che compongono il comitato e in effetti la situazione in Liguria non è cambiata, come ha dimostrato lo chef Alessandro Borghese in una serie di storie condivise sul suo profilo Instagram nel pomeriggio di venerdì 14 luglio.

"Inaccettabile che definisca i disagi di queste settimane per i cantieri autostradali una 'narrazione' praticamente inventata, per cui i problemi ci sarebbero soltanto quando i turisti inauto incrociano il traffico pesante del porto, e quindi forse è il porto che disturba e crea problemi", ha continuato Giampaolo Botta nel suo sfogo contro il ministro Paola De Micheli. La parola narrazione ha causato non poche lamentele da parte delle associazioni di categoria, che non ci stanno a far passare per inventati i disagi reali che vive chi viaggia sulle strade liguri. Ovviamente, poche ore dopo, il ministro ha immediatamente corretto il tiro, affermando che le sue parole sono state mal interpretate: "I cantieri per i controlli e la messa in sicurezza delle autostrade e delle gallerie liguri si stanno progressivamente risolvendo dopo i pesanti sacrifici del tessuto economico e delle persone che vivono, lavorano e frequentano la regione. Questo il senso delle mie parole".

A dimostrare che non si tratta di una narrazione sbagliata, o datata, ci sono le storie e le immagini di chi davvero si trova in coda per ore e ore, come Alessandro Borghese, che ha affidato il suo sfogo ai social, ormai il mezzo più rapido per le denunce. "Eccoci qua, un fantastico venerdì pomeriggio. Per andare dove? In Liguria! Perché mi son detto: 'Caspita, quest'anno mando la famiglia vicino così mentre faccio 4 Ristoranti non devo aspettare due settimane per vederli, ma posso andare a vederli tutti i fine settimana'", ironizza lo chef, fuori dalla sua auto lungo l'autostrada.

Il ragionamento fatto da Borghese prima di prenotare le vacanze alla sua famiglia è quello che hanno fatto tantissimi italiani, che non avevano fatto i conti con i problemi della Liguria. E infatti pochi secondi dopo lo chef mostra la situazione dell'autostrada in direzione Liguria, completamente bloccata da una lunghissima colonna ferma di automobili. "E così, passeggiamo in mezzo alle persone e vediamo un po' chi troviamo qui per strada", dice Alessandro Borghese che nella sua passeggiata autostradale incontra altri automobilisti come lui, fermi e stanchi di quell'attesa estenuante. "Sto tutto il giorno in traffico", risponde un uomo allo chef, che sottolinea come sia proprio questo il problema, soprattutto per chi lavora. Borghese continua nella sua passeggiata, durante la quale "vediamo tutta la gente felice di stare in fila".

Il sentimento di Alessandro Borghese, così come quello degli altri suoi compagni di sventura è l'unico possibile, ossia quello della rassegnazione: "Rimarremo qui probabilmente fino alle 11 di sera. Ma che ce frega, l'acqua ce l'abbiamo, due caramelle le ho comprate". Borghese ha preoseguito nella sua narrazione, vera, in loco. Lungo l'autostrada, nel pomeriggio di venerdì in direzione Liguria, ecco iniziare a comparire le prime cibarie, di cui Borghese favorisce volentieri mentre si aspetta di proseguire il viaggio. "Ci vediamo dopo", conclude lo chef ma di lui, poi si sono perse le tracce. Sarà arrivato in Liguria?

"È inaccettabile che il ministro parli di narrazione: ore e ore di coda di autotrasportatori, la merce che non arriva a destinazione, i porti che soffrono, il commercio, l'industria...", hanno commentato le associazioni dopo l'incontro e definire "narrazione" quella mostrata da Alessandro Borghese appare decisamente sbagliato.

Per altro, durante l'incontro, il ministro avrebbe anche affermato che la gravità della situazione sarebbe stata circoscritta ad appena dieci giorni, che tutto il resto è stata una narrazione, ma Alesandro Boghese ha dimostrato che no, la gravità della situazione è ancora attuale.

Alessandro Borghese

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