Gli uomini di destra sono convinti di vivere circondati da una cultura di massa orientata a sinistra. Hanno ragione ma non del tutto. A furia di lamentele, ossessioni e vittimismo, corrono il rischio di non accorgersi di avere un alleato, e che alleato, addirittura gli Avengers, i vendicatori inventati dalla Marvel Comics di Stan Lee, ora passata nelle mani della Disney. Gli Avengers, cari ragazzoni conservatori, sono Capitan America, Iron Man, Thor, Spider-Man, Hulk, la Vedova nera, Occhio di Falco, Wanda, Visione, Dottor Strange, Ant-man, Falcon e tanti altri minori (ma non meno potenti e divertenti, ad esempio i Guardiani della Galassia, dei buontemponi armati fino ai denti).
La Marvel, nata nel mondo del fumetto e traslocata con successo al cinema, ha pianificato anche la conquista del servizio televisivo in streaming, diventando, assieme alla saga di Guerre Stellari, il punto forte della piattaforma Disney. Si vi collegate, potete trovare tutti i film dell'universo Avengers, e tutte le serie tv collegate (le ultime sono Wanda Vision e The Falcon and the Winter Soldier). Avengers Endgame, il film che, in teoria, segna la fine dei Vendicatori come gruppo organizzato, è stato il più grande incasso della storia del cinema, prima che un offeso James Cameron riportasse in sala il suo Avatar solo per riprendersi la medaglia d'oro.
Ciclicamente, la Marvel si inventa qualche caso per dividere il pubblico e conquistare le prime pagine. Ad esempio, in un universo parallelo, Spider-Man è afroamericano o omosessuale o trans o donna. Gioia dei progressisti, sorrisetto di compassione dei conservatori. Lasciamo da parte queste sciocchezze collaterali e guardiamo tutto l'universo Avengers in ordine cronologico, come consente di fare il canale in streaming della Disney. Ci vorrà un po', tenetevi le serate libero per... mah, a occhio e croce, si direbbe un annetto.
Cosa c'è dunque di reazionario negli eroi di casa Marvel? Innanzi tutto, Iron Man e soci sono l'equivalente dei santi protettori. Tuttavia ricordano molto da vicino, e qualche volta esplicitamente, le divinità dell'antica Grecia o gli eroi immortali del Walhalla. Angelina Jolie negli Eternals è la dea guerriera Atena. Thor e Loki sono figli di Odino.
L'apparenza delle storie è fantascientifica ma la sostanza è più vicina alla magia correttamente intesa come capacità di modificare la natura con la forza della volontà (potenziata dai rituali). Infatti, tra i superereoi c'è il Dottor Strange, professione: stregone.
Fino a qui, sono questioni culturali. Sembra che la politica c'entri poco e niente ma in realtà è il piatto forte. Cominciamo con Avengers Civil War: il governo vuole trasformare gli Avengers, organizzazione privata, in uno strumento pubblico al servizio dell'Onu.
Il progressista Tony Stark ovvero Iron Man, che fino a questo film si direbbe un imprenditore uscito dalla penna di Ayn Rand, si pone a capo dei «responsabili» che accettano di essere armi in pugno delle Nazioni unite. Il conservatore Capitan America non ne vuole sapere e sfoggia un repertorio da conservatore liberale. Teme che, mettendosi al servizio dell'Onu, sia la politica a decidere arbitrariamente chi è il nemico da eliminare. Inoltre pensa che firmare l'accordo sia il primo passo verso una restrizione generale delle libertà individuali. Nel film, questo aspetto è evidente ma sfumato per esigenza di rapidità, nel fumetto dallo stesso titolo è invece sottolineato da una selva di citazioni dei Padri della Patria. Capitan America è il simbolo dei veri valori patriottici, il baluardo a difesa della Costituzione e della Dichiarazione d'indipendenza. Lo scontro con Iron Man è inevitabile e infatti se le danno di santa ragione. Gli Avengers non esistono più. Sono divisi in due fazioni. A voi scoprire la vincitrice. Lo scontro tra statalisti e libertari non è neppure la vicenda più significativa.
Avengers Infinity War e Avengers Endgame sono i due kolossal che concludono la saga. In entrambi, gli Avengers, costretti a lottare insieme per un'ultima volta, devono bloccare quel matto di Thanos, un fustacchione spaziale alto un paio di metri che ha un sogno: sterminare metà degli esseri viventi nell'intero universo. Vastissimo programma ma possibile da realizzarsi grazie a preziose perle che regalano il potere assoluto sulla materia e sul tempo. Thanos, direte voi, sarà uno spietato massacratore. Per niente. Thanos è un ecologista radicale. La strage cosmica restituirà ai superstiti cieli azzurri, acqua pulita e risorse in abbondanza. Quest'ultimo problema sta molto a cuore a Thanos che dice a chiunque osi chiedere spiegazioni: «Le risorse non sono infinite». Thanos non è mosso dal desiderio del potere: ha già costruito una graziosa casetta nei boschi e programmato una pensione da agricoltore per nutrirsi a chilometro zero, senza produrre emissioni.
Le serie tv sono solo all'apparenza dei contorni rispetto al piatto forte del filone cinematografico. The Falcon and the Winter Soldier è uscita a metà 2021 ed è sicuramente l'antefatto necessario per far ripartire la saga tenendo conto di tutti gli avvenimenti che hanno portato alla fine degli Avengers.
Falcon è un militare normale munito di ali meccaniche e altri trucchetti. Il Soldato d'Inverno è in realtà Bucky, il compagno di Capitan America in mille avventure nel corso dei decenni. Ha un braccio meccanico che sfascia tutto e, come Capitan America, ha ricevuto il siero del supersoldato, che potenzia le qualità fisiche. I nemici sono un gruppo di hippie-terroristi che vogliono creare un mondo senza frontiere.
Il loro motto è: «Un mondo, un popolo». A Falcon e al Soldato d'Inverno questo slogan non piace. L'America è l'America. Per gli hippie armati si mette male, molto male. Altro non si può dire senza far arrabbiare chi volesse vedere la serie.
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