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Johnny Depp ha avuto ragione: si chiama giustizia

Un tribunale americano ha raggiunto la verità giudiziale sulla causa tra Amber Heard e Johnny Depp: lui ha ragione

Johnny Depp ha avuto ragione: si chiama giustizia

Amber Heard ha diffamato Johnny Depp: questa è una verità giuridica. Ogni altro commento "si, ma...", decade davanti alla decisione di una corte che ha preso la sua decisione, documenti e prove alla mano. L'articolo scritto dall'attrice contro il suo ex marito è stato l'inizio di un travaglio mediatico per l'ex pirata dei Caraibi, da quel momento diventato un reietto della società. Niente più contratti per lui, niente più sponsor, niente più lavoro. Amber Heard era diventata una paladina del Me too, movimento ora silenzioso davanti alla decisione della giuria.

Johnny Depp ha vinto perché Amber Heard ha mentito. Questo è, in sostanza, il riassunto di quanto accaduto nel tribunale di Fairfax in Virginia, che non è stato chiamato a decidere sull'effettiva esistenza o meno delle molestie o delle violenze. La corte e il giudice della Virginia hanno messo un punto fermo in tutta questa vicenda: l'articolo di Amber Heard in cui, pur senza mai nominarlo, veniva accusato di molestie è stato diffamatorio nei confronti di Johnny Depp. Certo, che quello sia stato un matrimonio "malato" nessuno lo mette in dubbio e sono stati gli stessi ex coniugi a dimostrarlo, portando alla corte (e davanti a milioni di persone di tutto il mondo) testimonianze sconcertanti sulla loro vita privata.

Dita mozzate, feci sul letto, ubriacature, insulti e ogni possibile bassezza immaginabile. Ognuno dei due ha cercato di screditare l'altro davanti alla corte, portando in scena un teatrino splatter dell'assurdo che nemmeno la peggior sceneggiatura degli horror di serie B sarebbe riuscita a immaginare. Ma per quanto possano essere state brutali le litigate tra gli ormai due ex coniugi, per quanto Johnny Depp possa essere stato ubriaco o alterato da sostanze, la corte di Fairfax ha stabilito che Amber Heard, con il suo articolo, l'ha diffamato. E dovrà anche versare oltre 10 milioni di risarcimento.

Il vittimismo femminista integralista, che ora accusa il tribunale di Fairfax di aver fatto perdere credibilità alle donne perché non ha dato ciecamente ragione ad Amber Heard, dovrebbe forse puntare il dito contro la stessa attrice. O, ancora meglio, scemare così com'è nato, perché non è una sentenza che fa perdere dignità e credibilità a tutte quelle donne che, onestamente, denunciano anche pubblicamente gli abusi e i sopprusi subiti dagli uomini. E allo stesso modo, chi oggi si indigna per la riabilitazione mediatica di Johnny Depp e l'affossamento di Amber Heard, dov'era quando a essere massacrato è stato l'attore? La giustizia è tale solo quando non usa due pesi e due misure.

Qualunque altra considerazione di modo diventa, paradossalmente, discriminatoria.

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