Il punto fermo resta uno: il pubblico de La7 non sarà tradito. Linea editoriale, volti principali, programmi fondamentali, non muteranno nella prossima stagione in partenza da settembre. Lo ha assicurato ieri Urbano Cairo, neo patron della televisione ex Telecom, alla sua prima presentazione dei palinsesti. «Finirò per andare in giro come un uomo sandwich - ha scherzato l'editore - mi metterò cartelli davanti e dietro con scritto: la linea editoriale de La7 non cambia». Il riferimento è agli scenari immaginati con il passaggio della rete a Cairo, ritratto come un uomo politicamente orientato a destra e soprannominato «un Berlusconi in piccolo» (è proprietario di un gruppo editoriale, una squadra di calcio, il Torino, e ora di una tv). «Sono un uomo di business - ha spiegato Cairo -. Non si cambia una rete che in termini di ascolto sta dando ottimi risultati. Lo dimostra il fatto di avere confermato un personaggio come Santoro. Abbiamo tagliato solo i programmi non soddisfacenti e coinvolto conduttori che possono allargare il nostro target e conquistare nuovo pubblico».
Insomma, una tv un po' più popolare e un po' più femminile. Dunque, restano i capisaldi della rete: Formigli al lunedì con Piazza pulita, Santoro al giovedì con Servizio Pubblico, Crozza al venerdì, Lilli Gruber con Otto e mezzo che si espande anche al sabato. E, ovviamente, Mentana che, oltre al Tg, continuerà a realizzare gli speciali in prima serata nonché ad aprire dirette fiume in caso di eventi importanti. Alla squadra si aggiungono, come raccontato nei giorni scorsi, Salvo Sottile, uscito da Mediaset e Gianluigi Paragone, andato via dalla Rai. Sono gli innesti utili per cercare di agganciare un altro tipo di pubblico rispetto a quello tradizionale de La7. Al primo sarà affidata una trasmissione virata sulla cronaca (che mancava a La7): non sarà simile a Quartogrado, ma più tagliata sullo stile della rete. «Sottile, come Paragone, sono stati dei blitz, li abbiamo ingaggiati al volo (entrambi avevano rotto con le rispettive aziende) - spiega ancora Cairo -. Il primo ci servirà per attrarre pubblico femminile (che lo seguiva su Rete4), il secondo per realizzare un talk diverso, più scanzonato come ha dimostrato di saper fare su Raidue». Dunque «da contratto Paragone potrà tenersi l'orecchino e la chitarra», scherza il neo patron de La7. Insomma, in autunno sarà spiazzante per gli spettatori vedere questi conduttori alla guida di programmi simili ai precedenti ma su reti diverse. Sottile, per esempio, sarà in onda al martedì in concorrenza a Ballarò di Floris su Raitre. Per Paragone non è ancora stato deciso il giorno: ma si sta pensando al mercoledì, in questo caso sarebbe sfida aperta a Raidue (da dove se ne è andato) e a Virus di Porro.
Tutto questo, negli obiettivi di Cairo, dovrebbe trasformare una rete venduta da Telecom perché in costante perdita in un prodotto risanato che regga il mercato. «Non posso dare cifre - spiega - Cercheremo di raggiungere il break even, ma non posso quantificare in quanto tempo. Molto dipenderà dagli introiti della pubblicità, che comunque registra un andamento leggermente positivo nell'ultimo mese. Faremo molti tagli (per esempio sui taxi: l'anno scorso di sono spesi 500mila euro!), ma non al personale, e non ci saranno diminuzioni di cachet per le star che fanno ascolti».
E i volti famosi lasciati a casa? Delle sorelle Parodi, Cristina resta in stand by: ha un contratto per un altro anno con La7. «Si sta valutando un programma adatto alle sue qualità».
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