Sarà il commercialista Massimo Gambini il curatore patrimoniale delleredità di Lucio Dalla. Lo ha nominato il tribunale di Bologna su istanza presentata dal legale del cantautore scomparso giovedì scorso, Eugenio DAndrea, e dal leader degli Stadio, Gaetano Curreri. La procedura per linventario dei beni è scattata in assenza di testamento. Così quattro notai compileranno linventario del patrimonio di Dalla per poi riferire al curatore. Questultimo invierà relazioni al presidente della prima sezione civile del tribunale, giudice Angela De Meo. Il procedimento terminerà quando emergeranno uno o più eredi certificati. «Ho firmato listanza - ha spiegato Curreri - per spirito di amicizia nei confronti di Lucio, che è stato il mio maestro, e per rispettare le sue volontà e tutelare il suo patrimonio sulla base di quello che mi ha sempre detto, a cominciare dallidea di costituire una Fondazione che portasse il suo nome». Ha accolto di buon grado lidea della Fondazione anche Simone Baroncini, cugino del cantautore. Si dovrebbe trattare di un «centro di attività, concerti, teatro, registrazioni e altro.
E poi si potrebbe fare di questa casa - ha detto Baroncini in unintervista, riferendosi allappartamento bolognese di Dalla - un museo: non si può immaginare quante opere darte ci sono qui dentro. I beni dovrebbero confluire nella Fondazione anche per aiutare le persone che erano vicine a Lucio, pittori, cantanti, artisti di ogni genere».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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