Cultura e Spettacoli

L'usato che vale oro

Scarpe, giubbotti e abiti usati, stanno diventando negli ultimi tempi dei veri e propri beni rifugio, al pari dell'oro o dei diamanti. Dalle sneakers di Kanye West, al giubbotto di pelle di Fonzie, possedere uno di questi oggetti può cambiare la vita.

L'usato che vale oro

I tempi mutano e con loro anche il valore delle cose. Perfino quello dei beni rifugio. Se qualche tempo fa pensando al futuro si compravano lingotti d’oro, diamanti o case, ora è meglio scegliere altre cose, ad esempio un paio di sneakers usate. In questo momento sono queste e non solo, che valgono tanto oro quanto pesano. Ovviamente non si parla delle classiche scarpe da ginnastica, ma di quelle indossate da grandi campioni, primo tra tutti Michael Jordan vero Re Mida di questo inedito commercio.

Giusto per fare qualche esempio, le Nike Air Ship del 1984 indossate dal campione Nba nella quinta partita di regular season dei Chicago Bulls nel 1984, la sua stagione da rookie, sono state vendute da Sotheby’s per oltre un milione e duecentomila euro. Ad acquistarle il collezionista Nick Fiorella che di sicuro non le terrà nell’armadio, ma ben protette in una cassaforte. “Sono le più vecchie della carriera di Jordan nella NBA ad arrivare sul mercato - si legge nel comunicato di Sotheby's - e sono precorritrici della genesi della linea Air Jordan. Queste Air Ships bianche e rosse sono un manufatto notevole nella storia dello sport e del basket e sono state mantenute in condizioni eccellenti dal raccattapalle dei Denver Nuggets a cui erano state originariamente donate, il signor Tommie Tim III Lewis”.

Le più costose quelle di Kanya West

Ma non è Jordan a detenere il record delle scarpe più costose. Ad averlo è il rapper Kanye West con un paio di Nike Air Yeezy indossate ai Grammy del 2008, vendute per quasi due milioni di dollari. Kanye oltre ad averle calzate, le aveva anche disegnate, regalandogli un valore aggiunto, che ha fatto lievitare il prezzo. E sono proprio queste particolarità a fare di questi oggetti delle vere opere d’arte, il cui valore continua a crescere giorno dopo giorno. Il rapper Drake ad esempio, collaborando con la Nike, ne aveva creato un paio rivestite completamente d’oro. Ventidue chili di pelle e metallo prezioso, che non hanno valore e che stanno meglio dentro una teca di vetro, che ai piedi di qualcuno.

Un commercio che si allarga non soltanto a livelli milionari, ma che parte proprio dalla base di chi acquista questi modelli di scarpe, per poi rivenderli al doppio se non al triplo del prezzo. Un esempio? Le scarpe della Lidl in pura plastica, senza diamanti oro o pelli pregiate. Unica particolarità i colori che riprendevano quelli del popolare supermercato. Messe in vendita al modico prezzo di 13 euro, per accaparrarsene un paio si sono formate file chilometriche. Chi ha avuto la pazienza di aspettare, ed è riuscito dopo ore di fila a portarle a casa, ora le rivende tranquillamente online a prezzi da capogiro, che arrivano fino a 900 mila euro.

Di sicuro bizzarrie del mercato, che però non servono soltanto ad arricchirsi, ma anche a fare del bene. È notizia di oggi che Henry Winkler, il mitico Fonzie di Happy Days, ha messo in vendita la sua ultima giacca di pelle nera indossata nel telefilm cult. Insieme a questa anche un paio di stivali, dei jeans e una maglietta, per un valore stimato di 70mila dollari. Parte di questi soldi, l’attore 76enne, li donerà all'organizzazione no-profit This Is About Humanity, co-fondata da sua figlia, Zoe Winkler. Tra l'altro non è la prima volta che lo fa. Un’altra giacca, sempre indossata sul set di Happy Days, era già stata donata a scopo benefico nel 1981 alla Smithsonian Institution, un istituto di istruzione e ricerca con annesso museo, amministrato e finanziato dal governo degli Stati Uniti.

Intervistato dal The Post sul motivo di questa scelta, Winkler ha risposto: "Durante la pandemia di coronavirus mi sono reso conto che sono un accumulatore. Ho trovato ben 27 scatoloni pieni di gadget e memorabilia direttamente dai set di Happy Days, Scream, Waterboy e Turno di notte". È logico quindi pensare che il giubbotto non sarà l’ultima cosa che metterà all’asta. Alla luce di tutto questo, e dei numerosi siti che sono fioriti in questi ultimi mesi per la vendita di abbigliamento usato, attenzione a buttare un paio di scarpe o un vestito che pensate di non mettere più o considerate vecchio.

Potrebbe realmente cambiarvi la vita.

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