Cultura e Spettacoli

Magalli padrino del Festival delle Voci. Ward: "Sposiamo spettacolo e solidarietà"

All’Auditorium Seraphicum di Roma va in scena la seconda edizione del Festival delle Voci d’attore che premia le eccellenze del doppiaggio. Monica Ward: "Il nostro è un lavoro bellissimo e oscuro. Sarà una festa di comicità, divertimento e amore per gli altri"

Magalli padrino del Festival delle Voci. Ward: "Sposiamo spettacolo e solidarietà"

Monica Ward fa parte di una delle famiglie reali delle Voci.Una di quelle dinastie che fanno grande l’arte tutta italiana del doppiaggio: é stata, per esempio, Gwyneth Paltrow, in Paradiso perduto, Phoebe Cates in Mystic pizza, ma è anche l’inconfondibile voce di Lisa dei Simpson, una voce entra in casa vostra tutti i giorni. In famiglia sono tutti così: il fratello Luca, che si è imposto anche come volto in tv e a teatro, è, per dirne qualcuna, il Russel Crowe del Gladiatore o lo 007 di Pierce Brosnan, Andrea è stato tra gli altri Jean Claude Van Damme, Andy Garcia e Keanu Reeves. Innamorata del suo lavoro sarà lei a presentare, insieme a Christian Vitelli, la seconda edizione del Festival delle Voci d’Attore che va in scena sabato 7 maggio alle 21 all’Auditorium Seraphicum di Roma. Che non solo premia i doppiatori ma manda in scena uno spettacolo di ironia, suggestione e soprattutto di grande passione.

Monica, anche quest’anno darete voce alla solidarietà…

«Sì, il nostro scopo è raccogliere fondi per l’associazione Peter Pan, che dà sostegno ai bambini e agli adolescenti affetti da malattie oncoematologiche, dare una mano alle loro famiglie».

Un seconda edizione in genere è sempre più difficile della prima…

«Certo, ma quest’anno faremo di meglio. Stiamo crescendo e vogliamo migliorarci di anno in anno: lo spettacolo non vi deluderà».

Cosa c’è nel programma della serata?

«Vogliamo regalare al pubblico momenti di grande ironia. Per questo avremo, tra gli altri, Giancarlo Magalli che ha doppiato il Libro della giungla in modo straordinario».

Un pezzo da novanta

«Giancarlo è un uomo di grande spettacolo, ha creato la tv italiana, è molto più di un presentatore, è un attore a tutti gli effetti»

…e quasi presidente della Repubblica

«Ah, certo… anche per questo un grande onore averlo con noi».

Poi ci saranno i grandi della voce…

«Sandro Acerbo, voce di Brad Pitt, Mario Cordova, alter ego di Richard Gere, Fabrizio Pucci, cioè Hugh Grant, Giuppy Izzo, voce di Winona Ryder sono la giuria insieme ad altri grandi come Anton Giulio Castagna, Carlo Cosolo, marco Guadagno, Marco Mete, Claudia Razzi e Massimo Rossi».

Il pubblico apprezzerà di certo…

«Vogliamo creare un evento. Le premiazioni in genere sono abbastanza pesanti, un po’ tutte uguali, noi vogliamo fare spettacolo»

Un premio a un’eccellenza italiana.

«E non solo sulla voce. Prendi il Maestro Bracucci: è il coordinatore di tutte le colonne sonore della Disney dal Re Leone a Frozen. Un grande che andrebbe apprezzato come merita».

Sul doppiaggio è cresciuto molto in questi anni l’interesse dei giovani.

«Si, è bellissimo. C’è grande curiosità intorno al nostro lavoro. Un apprezzamento che per noi vale moltissimo».

Non siete comunque l’unico riconoscimento che premia i doppiatori.

«Certo. Ma tutte le manifestazioni che parlano del nostro mestiere sono belle e tutte meritano l’applauso».

Anche perché la vostra è un’arte

«Si, il nostro è un bellissimo lavoro, fatto con maestria artigianale, ma anche fonte di grande stress. Siamo attori anche se chiusi in uno studio buio dieci ore al giorno. Ma lo facciamo con amore.

Per amore del cinema e per amore della gente».Parola di famiglia reale…

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