A volte è il caso a metterci lo zampino: dopo Christina Grimmie, un altro concorrente del talent show The Voice è stato assassinato a colpi di pistola. Venerdì sera Alejandro Fuentes Rosas, detto Jano, stava festeggiando il suo compleanno in un locale di Chicago quando un uomo gli si è avvicinato e lo ha abbattuto con una raffica.
Fuentes è rimasto ferito così gravemente da morire sabato mattina in ospedale. L'agguato è andato in scena mentre lui saliva su di un auto a pochi metri dalla scuola musicale che dirigeva ormai da qualche anno. Lui, che aveva 45 anni, si era fatto conoscere in Messico partecipando cinque anni fa, appunto, a The Voice e da allora, pur non avendo mai raggiunto sostanziali picchi di popolarità, aveva partecipato a numerosi concerti senza lasciar mai trasparire alcuna condotta irregolare. Non a caso, la polizia non ha alcun sospettato e le indagini sono ad ampio raggio.
Così come lo sono quelle sull'omicidio di Christina Grimmie, uccisa a pistolettate mentre stava firmando autografi a Orlando in Florida. Era stata concorrente della versione americana di The Voice ed era considerata una delle rivelazioni del nuovo pop.
Qualsiasi movente li abbia scatenati, questi due omicidi confermano che i concorrenti dei talent show sono entrati, in questo caso si deve dire purtroppo, nel mirino più brutto della fama, quello che viene scelto da gente squilibrata in cerca di obiettivi che diano notorietà e soddisfino un macabro,
orribile istinto omicida. E' il reflusso perverso che il pop ha attraversato molto spesso negli ultimi decenni e che stavolta trova una declinazione imprevedibile fino a pochi anni fa e comunque miserabile come le altre.PG
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