Mediaset si dà al «crime» e rilancia La5 e Italia 2

Il Biscione punta su produzioni italiane e su un canale di serie "gialle". Berlusconi Jr: "Non disinvestiamo sulla pay"

Mediaset si dà al «crime» e rilancia La5 e Italia 2

In questi tempi di crisi, solo un settore del mondo televisivo, vede spiragli di luce: le reti digitali tematiche free, quelle che non rientrano nelle sette principali (tre Rai, tre Mediaset e La7) e che non sono a pagamento. Canali che, negli ultimi anni, sono cresciuti in ascolti in contemporanea all'espansione del digitale in tutto il territorio nazionale. Così, Mediaset, a fronte di forti tagli per ripianare i mancati introiti pubblicitari, ha deciso di investire sulle proprie reti specializzate. In particolare rafforzando La5 e Italia 2 e battezzando un nuovo canale, Top Crime, visibile dal primo giugno. I primi due canali cambieranno pelle dal 13 maggio, con una nuova linea editoriale che si riassume nella parola autoproduzione: insomma si passa da programmi e serie comprate all'estero a quelli fatti in casa. In modo da attirare un maggior numero di spettatori abituati ai gusti italiani. La5, canale dedicato alle donne tra i 15 e i 44 anni, viene potenziato con i volti di Alessia Marcuzzi e Silvia Toffanin (per loro progetti in autunno di style e moda). E con programmi su fashion, cucina, make up, arredamento e altri come Vieni a vivere con me, in aiuto alle neo coppie oppure Vite in apnea, una specie di reality su squadre di nuoto maschile e femminile o la sit com Bye ByeCinderella. Italia 2, canale maschile, abbonderà di sport (non calcio, riservato al comparto pay), programmi per appassionati di moto, viaggi, scuole di sopravvivenza oltre agli spin off delle Iene.
Del tutto nuovo, invece, Top Crime, canale dedicato alle serie poliziesche, ai gialli, al thriller. Genere molto sfruttato e molto guardato sulla pay tv, nonché sui canali generalisti, che non aveva ancora un canale tematico gratuito su Mediaset. Non facile, dunque, trovare nuova linfa, ma l'obiettivo è quello di fornire a chi non può permettersi abbonamenti a pagamento delle serie interessanti, di prima o seconda visione accanto a classici come lo storico tenente Colombo. Tra le prime tv più importanti la serie Hannibal, basato sui romanzi di Thomas Harris, Motive, Lie To Me e Major Crime.
L'obiettivo è quello di portare la media di ascolto attuale dei canali free Mediaset dal 6 all'8 per cento. In un panorama complessivo che vede la fetta dei canali tematici arrivata ormai al 25 per cento dello share. Il tutto «con la strategia - ha spiegato il direttore generale Alessandro Salem - di recuperare l'erosione di ascolto delle generaliste e degli incassi pubblicitari». «Più in generale - ha ampliato il discorso Pier Silvio Berlusconi, vice presidente Mediaset - la linea è quella di continuare a investire, tenendo conto delle difficoltà economiche attuali, sui tre grandi settori: le tre generaliste, le tematiche e anche Premium», quest'ultima sempre più indirizzata ai grandi eventi come il calcio e alla fruizione on demand. In merito alla pay tv, Berlusconi j. ha ribadito che «non c'è intenzione di disinvestire (o di vendere secondo indiscrezioni dei giorni scorsi), semmai ci sono investitori stranieri che hanno mostrato interesse e le cui proposte in caso arrivassero sarebbero valutate, ma solo come partnership».

In ultimo, la guerra con Sky e l'ultima periodo di «pacificazione»: «Dopo essersi fatti fin troppo del male - ha detto - era inevitabile che i due imprenditori si incontrassero e trovassero il modo di convivere pur da concorrenti».

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