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La moglie di Steve Jobs ha fatto di tutto per bloccare il film sul marito

Laurene Powell ha cercato in ogni modo di fermare la produzione del film sul marito. D'accordo anche Jony Ive: "Lui non era così"

La moglie di Steve Jobs ha fatto di tutto per bloccare il film sul marito

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Ha fatto di tutto per bloccare l'uscita della pellicola ma non c'è stato nulla da fare. Laurene Powell, moglie del defunto patron della Apple, proprio non voleva che la pellicola diretta dal premio Oscar Danny Boyle venisse vista dal grande pubblico. Secondo The Hollywood Reporter la vedova di Steve Jobs avrebbe tentato con ogni mezzo di impedire l'uscita del film.

La Powell si sarebbe spinta a contattare personalmente ogni attore che che si pensava potesse impersonare Jobs, come Leonardo Di Caprio e Christian Bale che ha pregato di non accettare la parte. Alla base del rifiuto della donna il libro da cui è tratto il film. L'opera scritta da Walter Isaacson nel 2012 sarebbe, secondo la donna, piena di inesattezze e darebbe un immagine distorta della vita del marito. La colpa di Isaacson sarebbe quella di aver mostrato il lato crudele di Jobs e non quello geniale.

Nel film la donna non compare mai anche perché si è sempre rifiutata di incontrare lo sceneggiatore Aaron Sorkin. In tutto questo la Apple ha sempre scelto di non schierarsi e tenere una posizione molto più defilata anche se per lei si è espresso designer Jony Ive che dal trailer ha detto di non riconoscere il capo.

La pellicola esce nelle sale americano oggi mentre in Italia è prevista per il 21 gennaio 2016.

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