Cultura e Spettacoli

Morgan domani lo sfratto: "Non avete mosso il c***o"

A meno di 24 ore dallo sfratto, Morgan si abbandona a un lungo sfogo sul suo sito ufficiale e attacca la nuova proprietà dell'immobile e i colleghi, che a suo dire non avrebbero fatto nulla in suo sostegno

Morgan domani lo sfratto: "Non avete mosso il c***o"

Il tempo è scaduto per Marco Castoldi, in arte Morgan, che domani dovrà lasciare la sua casa di Monza. L'abitazione del cantante è stata pignorata e domani verrà eseguito lo sfratto esecutivo dell'immobile da parte delle autorità competenti, dopo il rinvio di 10 giorni concesso lo scorso 14 giugno. Durante la prima visita da parte dell'ufficiale giudiziario il cantante aveva accusato un malore che ha reso necessario l'intervento del medico per accertare le condizioni dell'artista.

Domani non ci potranno essere più proroghe per Morgan, che sarà costretto a uscire dall'abitazione definitivamente in quanto l'immobile è già stato venduto all'asta a causa dei debiti che Morgan pare abbia contratto per mancati pagamenti. La vendita dell'immobile risale al 2017 e domani è il termine ultimo per il cantante, nonostante i numerosi appelli e le lotte effettuate in tv e sui giornali in questi anni. Il custode giudiziario prenderà possesso dell'immobile e difficilmente Morgan questa volta potrà ottenere una nuova proroga dei termini. Il cantante sembra essere perfettamente consapevole della sua situazione e ha affidato al suo sito web ufficiale uno sfogo lungo e sofferto. Lo stile di Morgan è plateale e teatrale, lo si evince anche dalle sue canzoni e quello che ha riportato nel suo sito sembra essere un racconto di fantasia talmente è tanta l'enfasi dello storytelling, invece è la cronaca della cruda realtà. Il cantante pare abbia cercato di contattare l'acquirente dell'immobile già qualche giorno fa con una chiamata per chiedere un incontro. Non avendo ricevuto la conferma desiderata, Morgan ha quindi deciso di scrivere un messaggio al nuovo proprietario, parole molto schiette e a tratti tragiche, in cui il cantante cerca di spiegare il suo attuale status mentale: “Per me rappresenta un grande dolore che si aggiunge ad una vita complessa e tragica che trova un senso nella creatività ma è innegabilmente piena di ferite. Devo elaborare questa nuova sofferenza come si elabora un lutto, con forza e statura morale, credo che raccontarti cosa troverai qui dentro possa aiutarmi nel passaggio.” La risposta è giunta diverse ore dopo ma non è quella che il cantante si sarebbe aspettato. La nuova proprietà ha sì accettato l'invito di Morgan ma solo per mercoledì, dopo che l'artista avrà lasciato la sua abitazione e non a casa, bensì in un bar di Monza.

Morgan_whatsapp

Oltre a uno scambio di messaggi con sua madre, anch'esso puntualmente pubblicato sul sito ufficiale di Morgan dopo un periodo di incomprensioni, il cantante non ha risparmiato critiche per quanti lo hanno abbandonato in questo periodo. Il cantante accusa molti suoi amici, colleghi e fan di non esserci stati concretamente ma di aver solo speso parole di finto conforto. Si scaglia contro gli altri musicisti, rei di temere ritorsioni nel caso in cui qualcuno si fosse apertamente schierato dalla sua parte. "Manco i miei colleghi hanno ne mosso il culo ne detto nulla. Si cagano addosso e sapete perché? Perché poi si fanno dei nemici e allora poi le ospitate ad amici sono più difficili, perché poi il disco, il tour, le radio non mi passano il pezzo..." Le parole più forti sono però destinate alla persona che da domani entrerà definitivamente in possesso dell'abitazione in cui Morgan ha vissuto negli ultimi anni e in cui ha composto alcuni dei suoi brani più famosi. Nelle ultime settimane il cantante aveva provato ad avviare una raccolta fondi per raggiungere 200.000 mila euro, la cifra alla quale è stata venduta la casa all'asta due anni fa. Evidentemente l'iniziativa non è giunta a buon fine e da qui, presumibilmente, nasce lo sfogo contro i colleghi. Domani sarà purtroppo il giorno della verità per Marco Castoldi, in arte Morgan.

Nonostante le lotte e nonostante gli appelli non potrà più continuare a vivere nella casa in cui la sua arte trova espressione.

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