Si definivano «musicanti», ma erano fior di musicisti. Artisti napoletani che sullo strumento perdevano sudore, sideralmente lontani dalle basi campionate del trap di oggi. Nostalgia? Forse un pizzico ce n'è in Musicanti, il musical con le canzoni di Pino Daniele in arrivo sulle principali piazze italiane da dicembre, ma più che altro c'è tanta poesia. La forza del classico, quando quel classico emana dalle più belle canzoni del bluesman napoletano che, tra la fine dei '70 e i primi '80, guidò il cosiddetto«napoletan power». Non sarà quella storia, ma saranno quei suoni e quelle liriche a raccontare una vicenda in prosa, musiche dal vivo (eseguite dalla stessa band di Pino Daniele) e danza che parla di un amore, di una ribellione e di una rappacificazione con una città. Quella città, ovvio, è Napoli.
Scritto da Alessandra Della Guardia e Urbano Lione sotto la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, diretto da Bruno Oliviero e prodotto da Sergio De Angelis, Musicanti è, nelle parole del produttore, «un vecchio sogno nato da due esigenze: raccontare un periodo storico e artistico importante per la musica italiana, quello della scuola napoletana di 30 anni fa, e contaminare l'arte di Pino Daniele con il linguaggio teatrale. Ne parlavo con Pino già vent'anni fa, ma i suoi impegni tra live e dischi accantonarono tutto. Tre anni fa siamo ripartiti».
La storia è quella di un giovane nato a Napoli, emigrato a Torino, di ritorno a Napoli pieno di pregiudizi: l'amore e una storia di ribellione (una casa occupata) lo farà tornare a vivere in quella città. Per i fan di Pino una chicca. Trenta performer sul palco, debutto a Napoli il 7 dicembre e approdo a Milano (7-17 marzo) e Roma (7-12 maggio) nel 2019.
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