Cultura e Spettacoli

"Essere belle aiuta, non prendiamoci in giro"

La conduttrice di La7 ha detto la sua sull'episodio di molestie a Greta Beccaglia e ha raccontato quando fu vittima a sua volta delle attenzioni particolari del ministro francese: "Cercò di baciarmi e lo misi al suo posto"

Myrta Merlino: "Essere belle aiuta, non prendiamoci in giro"

"È violenza mettere una mano sul sedere a una donna che lavora? Io penso di no". Non ha peli sulla lingua Myrta Merlino. Nell'ultima intervista rilasciata, la conduttrice de L'aria che tira ha detto la sua sulla vicenda della giornalista Greta Beccaglia, molestata fuori dallo stadio da un tifoso della Fiorentina.

Nel suo intervento a QN la Merlino non ha giustificato l'atto in sé, quanto il costume dietro a episodi di questo tipo: "È odioso ed è contro quel costume che dobbiamo lottare tutte assieme". Lei stessa è stata vittima di una molestia da parte di un alto esponente politico francese, proprio come Greta Beccaglia. Ma lei non parla di abuso anche se, in quell'occasione, schiaffeggiò il ministro dell'economia francese Strauss-Kahn: "Sola, giovane e fiera di avere ottenuto un'intervista fondamentale per la mia carriera. Lui, un maiale. La tracotanza del potere. Mi invitò nella sua suite a Davos, usava così. In vestaglia e con lo champagne in mano. Cercò di baciarmi e lo misi al suo posto".

Myrta Merlino scelse di non denunciare Strauss-Kahn come invece ha fatto la giornalista di Toscana Tv: "Non ne feci un dramma. Un lumacone non è uno stupratore e questa differenza andrebbe sempre ricordata. È violenza mettere una mano sul sedere a una donna che lavora? Io penso di no". La conduttrice non accetta ipocrisie: "A tutte piacciono i complimenti. E una bella ragazza può avere vita più facile". Un terreno minato nel quale la conduttrice di La7 è entrata senza problemi e senza remore, parlando anche della sua esperienza in Rai: "Essere belle aiuta e chi pensa il contrario si prende in giro. Aiuta ma non è una scorciatoia. Si fa qualche metro in più all'inizio e poi se manca la sostanza si paga tutto. In Rai assistevo ai sorpassi quotidiani della furbetta di turno. E pazienza. La mia è la carriera della formica, briciole messe faticosamente insieme".

Per la giornalista ha voluto infine citare l'episodio della poltrona, che vide protagonista Ursula von der Leyen mesi fa: "Sbagliò a non dare di matto quando Erdogan l'ha fatta accomodare sul sofà. Si è comportata da brava signora delle istituzioni, femminile e responsabile. È quell'approccio educato al potere che finisce per diventare una piccola maledizione. Avrebbe dovuto dirgli: venga da me a Bruxelles e parliamone".

Insomma, per Myrta Merlino attacco e difesa vanno di pari passo.

Commenti