Pantaloni bianchi, giacca e top neri, capelli a caschetto biondi e paparazzi all'assalto a colpi di flash. Sembra proprio Lady D, mentre esce dall'hotel Ritz di Parigi per la sua ultima sera. Giovedì scorso si sono girate a Trieste le uniche scene italiane di Diana, il film hollywoodiano sulla principessa del Galles interpretata, somigliante come una goccia d'acqua, da Naomi Watts. E non delle scene qualsiasi: per una notte piazza Unità d'Italia, il salotto buono del capoluogo giuliano, è diventata place Vendôme e lo storico Caffè degli Specchi, il Ritz della capitale francese.
«Quando è uscita dirigendosi verso la Mercedes nera l'attrice era identica alla principessa triste. Non solo per la parrucca e i vestiti, ma aveva addirittura lo stesso modo di muoversi, la posa e la postura di Lady D», sottolinea Gianluca Novel del Friuli-Venezia Giulia Film commission, che attrae le riprese in regione. La diva è arrivata poco prima di mezzanotte sul set barricandosi, per l'attacco dei fotografi «veri», nell'antico Caffè triestino, dove è stata trasformata dal trucco. «È un onore interpretare una donna che fu un'icona. La principessa Diana era amata in tutto il mondo e vestire i suoi panni sul grande schermo è una grande sfida» aveva dichiarato la Watts dopo le riprese in Croazia iniziate il 4 luglio.
Il primo ciak in piazza Unità d'Italia è l'uscita dal Ritz verso la Mercedes nera che si schianterà sotto il ponte dell'Almà a Parigi, la notte del 31 agosto 1997, uccidendo la principessa e il suo compagno Dodi al Fayed. Non mancano la Range Rover di scorta oltre a una macchina della polizia francese. E ovviamente i paparazzi, tutte comparse, a bordo degli scooter. Il secondo ciak è proprio l'assalto dei fotografi con Diana e Dodi asserragliati in macchina.
Una folla di curiosi assiste divertita alle scene. Il palazzo delle Assicurazioni Generali dove si trova il caffè degli Specchi è stato trasformato dalla magia del cinema. «Sul balcone del Tar - racconta Alessandro Coleschi, dell'organizzazione locale - abbiamo sistemato una troupe con camera e carrello per le riprese dall'alto. Le Generali hanno dato il veto a piazzare le luci sul tetto, ma siamo stati salvati dalla Prefettura che è nel palazzo di fianco». Il regista è il tedesco Oliver Hirschbiegel, che ha girato La caduta sugli ultimi giorni di Hitler a Berlino. La produzione anglo-croata ha schierato uno staff da Hollywood di un centinaio di persone. Una decina di camion per le attrezzature e super camper espandibili a veranda per il trucco e il riposo sul set degli attori hanno invaso le Rive triestine.
La trama si concentra sugli ultimi due anni di vita della principessa triste e sul rapporto con il cardiochirurgo Hasnat Kahn, il vero amore di Lady D.. A tal punto che la sua ultima storia con al Fayed sarebbe stata solo una ripicca nei confronti dell'amato perduto, che nel film è interpretato da Naveen Andrews, star di Lost.
Le riprese in piazza Unità sono finite all'una di notte con brindisi e festicciola di tutta la troupe nel caffè degli Specchi. Nel tardo pomeriggio era stata girata un'altra scena all'interno dell'Hotel Savoia Excelsior, albergo a cinque stelle. Una novantina di comparse in abito da sera e calice di champagne in mano attendevano Lady D a un cocktail per un'asta di beneficenza. «È stato mio figlio William a darmi l'idea di mettere all'asta proprio i miei vestiti» esordisce l'attrice lanciata da David Linch in Mulholland Drive. L'inglese pacato è quello della principessa del Galles, come lo sguardo un po' timido, il tubino azzurro e i brillanti alle orecchie. «Siate generosi, perché ci sono molte persone che hanno bisogno del vostro aiuto» dice la Watts aprendosi nello stesso sorriso delicato che ha reso famosa Lady D. Grande applauso che conclude la scena permettendo alla star di infilarsi velocemente in un paio di rilassanti infradito da spiaggia.
A Trieste sono venuti a trovarla i figli Alexander e Samuel.
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