Cultura e Spettacoli

"Un gesto che inorridisce": Al Bano condanna Putin

Il cantante pugliese, estimatore di Putin, ha condannato l'attacco militare ordinato dal presidente russo. "Un gesto che inorridisce". In passato Al Bano era finito nella black list di Kiev per la sua vicinanza alla Russia

"Un gesto che inorridisce": Al Bano condanna Putin

"Non se lo aspettava nessuno, è un gesto che veramente inorridisce". L'attacco militare ordinato da Vladimir Putin contro l'Ucraina ha disorientato anche Al Bano. Il cantante, che in passato aveva espresso la propria stima per il presidente russo e si era pure esibito per quest'ultimo, non ha nascosto il proprio sconcerto per le drammatiche notizie di guerra provenienti dal territorio ucraino. A Zona Bianca, il programma di Rete4 condotto da Giuseppe Brindisi, ieri sera l'artista pugliese si è detto profondamente rattristato per la svolta bellica del Cremlino: una presa di posizione netta e non scontata, visto che in Russia Al Bano gode di una grande popolarità, alla stregua di altri cantanti italiani come Adriano Celentano e Toto Cutugno.

In diretta, l'artista si è dichiarato spiazzato dall'azione militare russa, poi riferendosi proprio a Putin ha aggiunto: "Lui, con tutte la potenzialità che ha, con tutte le cose belle che ha fatto a favore della Russia, con questo senso di pace che ha seminato per molti anni, ora impone ai suoi di attraversare una nazione che si chiama Ucraina con i carri armati, con le pistole, con i fucili, con i bambini che scappano con le loro mamme. Vedo delle scene pazzesche... Fate vedere a Putin queste immagini!". Mentre sul video scorrevano proprio alcune riprese dalle zone di guerra, Al Bano ha ribadito la propria posizione. "Non si può restare indifferenti di fronte a questo seminare della morte. Noi abbiamo bisogno di vita, di pace. Invece di far sparare i cannoni, buttate pane e medicine a chi ha bisogno. Basta con questa guerra. La guerra non ha più ragione di esistere. Per nessuno", ha osservato con tono deciso.

Parole nette, pronunciate da chi - senza dubbio - non può essere considerato un anti-putiniano. Nel marzo del 2019, del resto, lo stesso Al Bano era stato inserito dall'Ucraina nella black list delle persone sgradite e considerate pericolose per la nazione, proprio a motivo della sua vicinanza alla Russia e al suo presidente. "Putin lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande", aveva affermato l'artista pugliese in un'intervista del 2018. Al contempo, però, aveva rivendicato di non aver mai espresso giudizi contro Kiev. Dopo una serie di contatti diplomatici, tuttavia, il cantante era stato tolto dalla lista nera del governo ucraino.

"Io ho cantato in un posto e nell'altro. In un'intervista avevo detto quello che pensavo di Putin e sono diventato non gradito, finendo nella black list. Io ho difeso la mia posizione dicendo chi sono, cosa faccio. Non ho mai pensato di diventare un terrorista qualsiasi, mai. Sono un uomo di pace, sono contro qualsiasi tipo di guerra", ha rimarcato ieri sera l'artista, ricordando proprio la disavventura che per qualche mese lo aveva fatto diventare un nemico pubblico per Kiev.

Fatti del (recente) passato: ora l'attualità ha ridisegnato drammaticamente la storia.

Commenti