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Niente acqua e lupi selvaggi: la verità su Anna Karenina

Anna Karenina è la trasposizione "sperimentale" della famosa opera di Lev Tolstoj, ma la lavorazione è stata tutt'altro che facile

Niente acqua e lupi selvaggi: la verità su Anna Karenina

Anna Karenina è la trasposizione del capolavoro letterario di Lev Tolstoj portato sul grande schermo da Joe Wright che va in onda questa sera alle 20.59 su Iris. La pellicola, dall'impianto sperimentale, rappresenta anche il debutto cinematografico della modella Cara Delevingne, che qui interpreta la Principessa Sorokina.

Anna Karenina, la trama

Ci sono davvero poche persone, ormai, che non conoscono la storia di Anna Karenina, capolavoro della letteratura russa capace di creare un vero e proprio immaginario collettivo e condiviso. La trama ruota intorno alla figura, appunto, di Anna Karenina (Keira Knightley), una donna bella e intelligente che sta annegando nella depressione a causa di un matrimonio che reputa infelice e nel quale si sente intrappolata, non trovando nulla che la faccia stare bene. La sua quotidianità viene però interrotta quando, durante un viaggio a San Pietroburgo per aiutare il matrimonio del fratello, Anna conosce il conte Vronskij (Aaron Taylor-Johnson, visto recentemente in Bullet Train).

Tra i due nasce una forte passione che risveglia Anna dal suo torpore e la spinge a immaginare una vita in cui potrà essere, finalmente, felice. Ma le convenzioni dell'epoca e della società la spingono a fuggire in un primo momento questa relazione. Tuttavia ogni tentativo di allontanare Vronskij diventa sempre più difficile e Anna sa che qualsiasi sua débacle le costerà non solo la reputazione e la fine del matrimonio con Aleksej (Jude Law), ma anche la perdita dell'amato figlio.

La difficile produzione del film

Basta una sola occhiata a qualche inquadratura di Anna Karenina per capire che, con questa pellicola, il regista Joe Wright ha voluto sperimentare, portando sul grande schermo un film che somiglia di più a un'opera teatrale, con tanto di palchi e quinte. Come si legge su IMDB, infatti, il regista si è ispirato alla produzione di Orlando Figes di Natasha's Dance del 2002 per trovare il proprio approccio sperimentale alla materia letteraria. Pur volendo mantenere invariata la trama e l'anima della storia, il regista di Orgoglio e Pregiudizio ha scelto di girare la maggior parte delle scene in un teatro dall'aspetto malandato costruito da zero nella zona di Shepperton. Luoghi specifici come una pista di pattinaggio, la stazione del treno o le scuderie dove si svolge la gara di cavalli sono state costruite come delle vere e proprie scenografie "appese" in alto. Per dare fluidità all'opera - e far sì che non risultasse solo come uno spettacolo teatrale statico - spesso le scene si aprono sui grandi passaggi russi, girati a San Pietroburgo, dove ci sono stati alcuni problemi e ostacoli alla produzione stessa.

L'attrice Alicia Vikander (attrice vista recentemente nella serie Irma Vep) ha raccontato al sito dell'Internet Movie Data Base alcuni dettagli della lavorazione nelle grandi campagne fuori dalla città russa. Sebbene l'interprete di Kitty abbia descritto queste scene come le sue preferite, la lavorazione non fu affatto piacevole. La temperatura, infatti, scese a quaranta gradi sotto zero e l'attrice, così come l'attore Domhnall Gleeson, rimasero bloccati in una sorta di rifugio per cinque giorni, senza acqua calda. Inoltre questi rifugi non avevano dei veri e propri letti, ma delle panche su cui gli attori si sono dovuti arrangiare. Come se non bastasse, l'area in cui si giravano le scene era pressoché deserta e rappresentava un terreno dove lupi selvatici e orsi scorrazzavano liberamente.

Per questo motivo agli attori vennero affiancate delle guardie di sicurezza che avevano proprio il compito di proteggerli da qualsiasi invasione selvaggia.

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