E, allora, veramente sia «pena di morte» per Amadeus, il «più cattivo d'Italia» L'ha proposto scherzosamente Fiorello indossando una maschera per scimmiottare Junior Cally e commentare le polemiche sui testi misogini delle sue passate canzoni che hanno scatenato uno dei tanti putiferi di questo Festival. Se non fosse che siamo in Italia, che siamo sotto Sanremo, che ci sono le elezioni, dall'estero uno potrebbe pensare che Amadeus abbia compiuto dei reati gravissimi. Certo, lui ha sbagliato, si è espresso male, ha fatto troppo il galante, ha scelto forse rapper non adatti alla kermesse, ma se si va avanti così, ce lo ritroviamo veramente ricoverato in ospedale. Alla gogna lo hanno messo pure il segretario del Pd Nicola Zingaretti e Matteo Salvini, a riprova che un tweet su Sanremo in campagna elettorale vale più di cento comizi. Comunque, l'ultimo bollettino di scontri e perdite riporta nientemeno che il forfait di Monica Bellucci, le reprimenda di Michelle Hunziker e l'incertezza in Rai se escludere il rapper Cally.
Partiamo dall'attrice, superstar da esportazione. La Bellucci ha spiegato attraverso il suo ufficio stampa: «Il signor Amadeus e io ci siamo incontrati mesi fa ipotizzando un progetto insieme. Purtroppo per cause maggiori non siamo riusciti nel nostro fine... spero in un'altra possibilità in futuro». L'entourage dell'attrice assicura che la decisione non dipende dalle polemiche sulle affermazioni «sessiste» dette da Amadeus in conferenza stampa, però certo non hanno favorito il desiderio dell'attrice - sempre così sobria - di dirigersi verso la Riviera. La sua apparizione avrebbe dovuto prevedere un numero musicale, che però sarebbe diventato impossibile da realizzare.
Comunque, con Salmo, salgono già a due gli ospiti persi per strada. La questione Cally potrebbe, invece, portare ad una svolta dal prossimo anno sul regolamento del festival: l'inserimento di una valutazione etica dei testi del repertorio degli artisti in gara e non più del solo brano presentato per l'edizione corrente, anche se si tratta di un terreno scivoloso perché le valutazione sono molto soggettive. Anche di questo si sta discutendo in queste ore in Rai, secondo quanto apprende l'Adnkronos, nella consapevolezza che escludere il rapper a 15 giorni dalla manifestazione ora appare difficile, anche per questione di contratto, ma la questione resta aperta.
Sul fronte «sessismo» è intervenuta con durezza, via Instagram, la Hunzinker, due volte conduttrice del Festival. «Donne e uomini sono stufi di confrontarsi ancora nel 2020 con i soliti preconcetti, i quali tra l'altro portano inevitabilmente a discriminazione, violenza psicologica, fisica e, nei casi più estremi e purtroppo sempre più frequenti, al femminicidio. Sarebbe stato veramente bello vedere che un appuntamento mediatico così importante avesse una particolare sensibilità per le donne. Anche perché certe parole, dette con superficialità, possono diventare pesanti come macigni, soprattutto se dette in una conferenza stampa davanti a tutto il paese». Anche Laura Boldrini, ex presidente della Camera, già firmataria di una lettera insieme a 29 deputate in cui si chiede ad Amadeus di scusarsi pubblicamente, rincara la dose e a Un Giorno da Pecora di Rai Radio1 dice che al Festival vorrebbe una «conduzione condivisa».
A queste posizioni replica Fiorello che, per un momento, abbandona i toni scherzosi: «Volevo dire una cosa alle 29 deputate che hanno accusato Amadeus Non lamentatevi su Sanremo, lamentatevi sul vostro settore. Voglio vedere una donna presidente della Repubblica o presidente del Consiglio, allora sì che avremo fatto un passo avanti».
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