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Da Operazione U.N.C.L.E. a cannibale: la storia di Armie Hammer

Operazione U.N.C.L.E. è il film di Guy Ritchie che ha come protagonista, tra gli altri, Armie Hammer che ha visto la sua carriera andare in pezzi dopo essere stato accusato di cannibalismo e violenza sessuale

Da Operazione U.N.C.L.E. a "cannibale": la storia di Armie Hammer

Operazione U.N.C.L.E è il film di Guy Ritchie, girato anche a Roma, che andrà in onda questa sera alle 21.12 su 20 Mediaset. La pellicola si basa sulla serie statunitense Organizzazione U.N.C.L.E., che andò in onda nella seconda metà degli anni Sessanta e alla cui creazione contribuì anche Ian Fleming, il creatore di James Bond.

Operazione U.N.C.L.E., la trama

L'anno è il 1963 e all'agente della CIA Napoleon Solo (Henry Cavill) è stato affidato il compito di portare in salvo Gaby (Alicia Vikander), figlia di un ex scienziato nazista ora pentito che deve fuggire dalla Germania Est. Sulle tracce di Napoleon, però, c'è l'agente del KGB Ilya Kuryakin (Armie Hammer): l'uomo deve quindi riuscire a portare a termine la sua missione senza farsi catturare. Come se non bastasse, però, Napoleon Solo scopre che il parente più prossimo di Gabi è al servizio di una coppia che sta cercando di sfruttare le invenzioni del padre di Gabi per realizzare una bomba atomica. Per evitare che il mondo precipiti in una guerra nucleare, personaggi e potenze politiche da sempre nemiche saranno costrette a trovare un terreno comune per allearsi ed evitare la catastrofe.

Armie Hammer, da divo a cannibale

Quando Operazione U.N.C.L.E. arrivò al cinema, la pellicola attirò l'attenzione non tanto - e non solo - per la regia firmata da Guy Ritchie, ma anche per un cast che era capeggiato da due divi di Hollywood. Se Henry Cavill ha confermato questo status, soprattutto dopo aver interpretato il protagonista della serie televisiva The Witcher, Armie Hammer ha visto la sua carriera andare in frantumi dopo una serie di accuse e rivelazioni che lo hanno infine condotto a ricoverarsi.

Dopo aver preso parte ad alcune serie televisive come Veronica Mars e Gossip Girl, Armie Hammer cominciò a farsi conoscere al grande pubblico attraverso pellicole come The social network e Biancaneve. Il successo, però, arrivò con The lone ranger, film in cui l'attore recitava al fianco di Johnny Depp. La consacrazione come nuovo divo di Hollywood arrivò poi con Chiamami col tuo nome, film del 2017 di Luca Guadagnino, che trasformò Armie Hammer in una vera e propria star. La carriera del protagonista di Operazione U.N.C.L.E. sembrava dunque destinata a prendere il volo e raggiungere nuovi picchi: è stato scelto per interpretare Maxim de Winter nel remake di Rebecca per Netflix ed era atteso in Assassinio sul Nilo, il nuovo film di Kenneth Branagh tratto dall'omonimo e famoso romanzo di Agatha Christie. Ma sulla carriera dell'attore è caduta un'ombra all'improvviso, quando alcuni scambi di messaggi lo avrebbero identificato come un cannibale. All'inizio del 2021, infatti, ha fatto scalpore la condivisione di alcuni presunti messaggi in cui l'attore avrebbe scritto frasi come "voglio mangiarti" o "Una volta ho estratto il cuore di un animale ancora vivo e l'ho mangiato".

Sebbene questi messaggi sembrassero pronti per entrare nella sfera delle fake news, la situazione di Armie Hammer si è aggravata quando, a marzo 2021, una donna lo ha accusato di averla stuprata nel 2017. Come racconta Vanity Fair, la donna ha dichiarato: "ll 24 aprile 2017 Armie Hammer mi ha violentato in modo brutale per più di quattro ore a Los Angeles e durante lo stupro mi ha sbattuto ripetutamente la testa contro il muro, ferendomi il volto. Ha commesso altri atti di violenza contro di me, per i quali non avevo dato nessun consenso. Ad esempio, mi ha colpito ai piedi con una specie di frusta, di modo che i piedi mi facessero male ad ogni passo per tutta la settimana successiva. Ho pensato che mi avrebbe ucciso." Armie Hammer ha sempre rifiutato questo tipo di accuse, negando gli atti di cui lo si riteneva responsabile. Ma, sempre come riporta Vanity Fair, l'attore avrebbe ora scelto di farsi ricoverare in una clinica riabilitativa in Florida, per affrontare tutti suoi problemi legati alla droga, all'alcol e al sesso. Nel frattempo l'attore di Operazione U.N.C.L.E. si è chiamato fuori da due progetti a cui stava lavorando: una commedia romantica con Jennifer Lopez e una serie sul making of de Il padrino, che era in lavorazione per la Paramount.

Infine, l'attore è stato "scaricato" anche dalla sua agenzia, la WME.

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