Cultura e Spettacoli

È ora di tutelare il nostro Paese così tormentato

Le cronache di questi ultimi giorni ci riportano fotografie e racconti drammatici di ciò che è successo nell'Italia centrale per colpa dei continui terremoti che dal 24 agosto si stanno susseguendo sulla nostra penisola. Un'emergenza umana e psicologica di chi, improvvisamente, ha perso la propria dimora e le persone care, ma anche un'emergenza legata al nostro patrimonio artistico e culturale rimasto profondamente ferito. Simbolo di questo patrimonio sbriciolato è la Basilica di San Benedetto a Norcia la cui sola facciata trecentesca è rimasta in piedi. Se si scorre l'elenco dei monumenti andati distrutti o lesionati, si assiste ad una sorta di Spoon River dell'arte italiana. Dalla torre civica di Amatrice che aveva resistito alla scossa del 24 agosto alla Cattedrale di Santa Maria a Rieti chiusa in via precauzionale. Tutto questo si poteva evitare. Nel nostro paese troppo spesso s'interviene «dopo», in emergenza, attivandosi con leggi speciali. Oggi il rischio di perdere una parte considerevole dei nostri beni culturali è elevatissimo se con tempestività non si agisce sia sul patrimonio andato lesionato che su quello sopravvissuto.

Il nostro è il paese più bello del mondo, cerchiamo di ricordarlo per non doverci vergognare di non essere stati in grado di tutelarlo.

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