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Oscar: l'Academy rimedia alle accuse di razzismo

683 nuovi membri all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences: si tratta in gran parte di donne, afroamericani e altre minoranze per contrastare le accuse di razzismo al premio Oscar

Oscar: l'Academy rimedia alle accuse di razzismo

Più afroamericani e donne nella commissione che si occupa di segnalare e votare le nomination e quindi la vittoria al premio Oscar: è così che l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, organismo che conferisce il riconoscimento prestigioso, ha deciso di affrontare in modo realistico e pratico le accuse di razzismo che erano state mosse durante la scorsa edizione.

Nelle ultime due edizioni, gli attori afroamericani erano stati praticamente assenti dalle 20 categorie principali del premio Oscar. Così in Rete si era diffuso l'hashtag #OscarsSoWhite, ma non solo: quest'anno è partito un vero e proprio boicottaggio, tanto che molte star non hanno presenziato alla kermesse come forma di rispetto per loro stessi e per i colleghi che rappresentano le minoranze ai prestigiosi riconoscimenti.

A ben guardare, gli afroamericani non hanno portato a casa molti Oscar e non certo per mancanza di talenti significativi. Bisogna arrivare agli anni 2000 per trovare rappresentanze significative e un po' più numerose agli Academy Awards, con picchi tra il 2011 e il 2013, grazie a pellicole come "The Help" e "12 anni schiavo", che hanno proposto al grande pubblico attori e storie che hanno emozionato ma che hanno al tempo stesso raccontato il popolo afroamericano.

L'Academy ha quindi invitato a unirsi alla commissione 683 nuovi membri, per integrare molte minoranze, non solo gli afroamericani, che in questa lista sono il 41%, mentre il 48% è rappresentato da donne; l'invitato più giovane ha 24 anni, il più vecchio 91. In generale però si cerca di ridurre mano a mano l'attuale maggioranza: il membro tipo della commissione è maschio, bianco, con un'età superiore ai 65 anni.

Tra gli invitati di quest'anno ci sono John Boyega di Star Wars, Emma Watson, entrambi britannici, l'attrice svedese già vincitrice dell'Oscar Alicia Vikander, la musicista Mary J.

Blige, il regista indiano-canadese Deepa Mehta, il curdo-belga Sahim Omar Kalifa e l'iraniano Abbas Kiarostami.

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